Una piacevole e stimolante conversazione sul teatro ma, soprattutto, un’autentica lezione di vita. Il regista Romano Bernardi, icona del mondo dello spettacolo catanese, ma non solo, regista e autore dal ricco e prestigioso curriculum, ha intrattenuto gli allievi che frequentano i laboratori di avviamento e perfezionamento curati dal “Teatro degli Specchi” in occasione di un incontro fortemente voluto dal direttore Aldo Lo Castro e dal condirettore Marco Tringali.
Tra ricordi, aneddoti, storie di ieri e di oggi Bernardi ha ripercorso con la memoria la sua carriera, le sue esperienze, le innovazioni apportate tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio Settanta, basandosi sul background maturato negli ambienti milanesi, in una realtà, quale quella catanese, all’epoca poco “europea” ed ancora legata, dal punto di vista teatrale, solamente alle compagnie locali che proponevano spettacoli in dialetto siciliano. Le giovani leve del teatro hanno seguito con grande attenzione e curiosità i diversi temi proposti dal regista teatrale e televisivo che ha intervallato i racconti di vita con preziose “dritte” legate ai principi su cui si basa ogni buona rappresentazione che si rispetti: continuità dell’azione scenica, importanza di evocare immagini attraverso le parole, movimenti ragionati sul palcoscenico, dizione e adeguata modulazione del tono della voce.
Un focus, al quale hanno partecipato attivamente tutti gli allievi, che ha sapientemente mixato gli aspetti teoretici della professione di attore e le sue implicazioni pratiche con l’analisi degli attuali scenari che caratterizzano l’universo teatro a Catania tra retroscena, difficoltà, ostacoli, opportunità e prospettive, confrontando la realtà locale con quanto avviene a livello nazionale ed internazionale.
Antonio Longo