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Più forti delle ingiustizie.
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Due clamorosi errori. Bisogna essere più forti delle ingiustizie, non c’è altro da fare. Quanto visto oggi all’Olimpico è indicativo, il Catania ha subito un’ingiustizia enorme ma ha dimostrato che si è ripresentata in campionato ancora più forte di prima. A Roma abbiamo potuto ammirare un Catania quadrato, voglioso, diligente e mai domo, un Catania che non si è fatto abbattere nemmeno da un ‘gollonzo’ dopo appena 5 minuti, una squadra che ha saputo ribaltare il risultato con la forza, con la costanza nell’applicazione delle indicazioni del mister; poi due ‘sviste arbitrali’, ovvero del guardalinee, hanno trasformato una prestazione maiuscola dei rossazzurri in una montagna di rabbia e di amarezza. Non si può perdere così una partita che si poteva vincere tranquillamente. Solitamente quando si passa a questo tipo di considerazioni si finisce col puntare il dito sugli errori della squadra che hanno permesso il recupero agli avversari, ma questa volta non ci sentiamo di imputare proprio niente ai ragazzi, rei solo di non essere baciati dalla fortuna. Ci sentiamo invece solo di incoraggiarli perché dopo la sfida di oggi avranno tanto ‘acido’ da smaltire e non solo nelle gambe, tanti rospi da mandare giù. Fortunatamente non c’è il tempo per rimuginare troppo su questa sconfitta, tra tre giorni si scende di nuovo in campo, tutta questa carica nervosa deve essere trasformata in voglia sfrenata, in ferocia agonistica, tutta quella che indubbiamente servirà per superare i campioni in carica dell’Inter. |
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Pesce dal primo minuto. Negli undici iniziali mister Giampaolo inserisce Pesce in posizione di interno sinistro, al suo fianco opera Ledesma, larghi a centrocampo agiscono Llama a sinistra e Gomez a destra, in avanti Maxi Lopez; sulla linea difensiva Bellusci e Silvestre sono i centrali mentre Alvarez e Capuano hanno il compito di sorvegliare le fasce, tra i pali Andujar, il modulo è il classico 4-1-4-1. La Roma risponde con 4-4-2 tanto caro a Ranieri, in porta Julio Sergio, in difesa Riise Juan Mexes e Cassetti, a centrocampo De Rossi e Simplicio centrali con Menez e Taddei larghi, in avanti Totti e Borriello. |
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Gollonzo di Borriello e grande reazione rossazzurra. Peggio non poteva cominciare la partita per il Catania, al 4° De Rossi calcia dalla distanza e Andujar respinge in tuffo, sul pallone si avventa Borriello che ciccando malamente di sinistro beffa l’estremo difensore argentino, 1-0. Un vero e proprio ‘gollonzo’ che non taglia assolutamente le gambe ai ragazzi di Giampaolo, anzi il Catania comincia a macinare gioco e a collezionare occasioni da rete soprattutto sulle palle da fermo: al 10° e al 16° per due volte Silvestre sfiora il pari, prima di testa e poi uncinando un pallone all’altezza del secondo palo. Il Catania c’è, Llama e Gomez fanno un gran lavoro sulle fasce, Maxi Lopez si batte con rinnovata forza, proprio il bomber argentino al 23° da posizione defilata esplode il destro e ‘distrugge’ il palo alla sinistra di Julio Sergio; la Roma prova qualche sortita in contropiede ma Bellusci e Andujar fanno buona guardia sulle iniziative di Menez. Al 29° arriva il meritatissimo pari, ancora angolo dalla destra e stacco imperioso ancora di Silvestre, palo e gol, a nulla serve il disperato recupero di Simplicio sulla linea di porta, 1-1. La Roma dopo il pareggio perde la testa e si butta scriteriatamente in avanti, il Catania ripiega a contenere ma riparte brillantemente, al 37° Gomez trova il varco per la palla filtrante per Lopez, dribbling dell’argentino su Julio Sergio e palla in rete, 1-2! Il Catania adesso è assoluto padrone del campo, in perfetto controllo, i giallorossi perdono la testa e tantissimi palloni a centrocampo, addirittura al 39° il Catania riparte in contropiede 5 contro 2 ma spreca in area per qualche passaggio non perfetto: sarebbe stato probabilmente il colpo del ko. Prima della fine del primo tempo ci provano ancora Llama, conclusione sul fondo, e Maxi Lopez che impegna Julio Sergio in angolo. |
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Due errori esiziali. Al rientro in campo la Roma ha un centrocampo nuovo, fuori De Rossi e Simplicio e dentro Greco e Perrotta, Ranieri ha evidentemente individuato in quella zona del campo la falla giallorossa. Il Catania invece ripropone gli stessi uomini anche perché non c’è proprio nulla da modificare in seno alla squadra di Giampaolo. Purtroppo già al 46° la Roma trova il pareggio: Riise scende a sinistra e mette un pallone al centro dopo che aveva abbondantemente superato la linea del fondo, per il guardalinee è tutto ok e Borriello da due passi firma forse la doppietta più brutta della sua carriera, 2-2. Le vivaci proteste del Catania portano solo all’ammonizione di Andujar. Ristabilita la parità la partita si blocca, la Roma non riesce a sfondare come vorrebbe e il Catania controlla senza dimenticare di farsi vedere dalle parti dell’area giallorossa: al 11° Lopez esplode ancora una volta il destro ma c’è solo l’esterno della rete per lui. Tra il ventesimo e la mezz’ora della ripresa Giampaolo inserisce forze fresche in mezzo al campo, Martinho per Llama e successivamente Delvecchio per Ledesma. Al 28° il giovane brasiliano arriva sul fondo e mette un pallone d’oro per Lopez, il bomber va in scivolata sul primo palo ma l’intervento disperato di Juan salva la porta giallorossa. Nell’ultimo quarto d’ora Ranieri tenta il tutto per tutto e inserisce Vucinic per Taddei, Roma a trazione anteriore con ben 3 punte vere contemporaneamente in campo. Il Catania tiene botta, rischia solo in un’occasione a causa di un mezzo svarione: Borriello libera il sinistro dal dischetto ma Andujar risponde da campione. Tutto liscio e tranquillo fino quasi al 90° quando Vucinic di rapina (è proprio il caso di dirlo) realizza in 3-2 in posizione di fuorigioco non ravvisato dal guardalinee. Ancora vibranti proteste ma nulla da fare, l’arbitro convalida. Nel recupero c’è ancora il tempo per vedere Delvecchio sprecare di testa da ottima posizione e per far crescere la delusione seguendo il contropiede letale di Totti per Vucinic che, con tutto il Catania sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio, firma la sua doppietta. |
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Orazio Cutrona |
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Partite |
Goal |
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Punti |
Giocate |
Vinte |
Nulle |
Perse |
Fatti |
Subiti |
DR |
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Milan |
39
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18
|
12
|
3
|
3
|
30
|
13
|
+17
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Lazio |
34
|
18
|
10
|
4
|
4
|
24
|
16
|
+8
|
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Napoli |
33
|
17
|
10
|
3
|
4
|
26
|
17
|
+9
|
|
Roma |
32
|
18
|
9
|
5
|
4
|
26
|
22
|
+4
|
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Juventus |
31
|
18
|
8
|
7
|
3
|
33
|
21
|
+12
|
|
Palermo |
30
|
18
|
9
|
3
|
6
|
32
|
22
|
+10
|
|
Udinese |
26
|
18
|
8
|
2
|
8
|
23
|
21
|
+2
|
|
Inter |
23
|
15
|
6
|
5
|
4
|
20
|
14
|
+6
|
|
Sampdoria |
23
|
17
|
5
|
8
|
4
|
18
|
16
|
+2
|
|
Genoa |
22
|
17
|
6
|
4
|
7
|
13
|
15
|
-2
|
|
Parma |
22
|
18
|
5
|
7
|
6
|
18
|
21
|
-3
|
|
Chievo |
21
|
18
|
5
|
6
|
7
|
19
|
21
|
-2
|
|
Catania |
21
|
18
|
5
|
6
|
7
|
16
|
22
|
-6
|
|
Bologna |
21
|
18
|
5
|
7
|
6
|
17
|
24
|
-7
|
|
Cagliari |
20
|
18
|
5
|
5
|
8
|
19
|
17
|
+2
|
|
Fiorentina |
20
|
17
|
5
|
5
|
7
|
17
|
18
|
-1
|
|
Cesena |
18
|
17
|
5
|
3
|
9
|
13
|
21
|
-8
|
|
Brescia |
15
|
18
|
4
|
3
|
11
|
13
|
23
|
-10
|
|
Lecce |
15
|
18
|
4
|
3
|
11
|
16
|
35
|
-19
|
|
Bari |
14
|
18
|
3
|
5
|
10
|
12
|
26
|
-14
|
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