VIAGRANDE. Proteste dei residenti per il fondo stradale dissestato e pericoloso: interrogazione al sindaco.
E’ davvero triste il destino della via Manganelli e dei suoi abitanti: una strada, quella di Viagrande, realizzata, nel corso degli anni, sul vecchio tracciato di un’antica trazzera. Fu, infatti, bitumata nel tratto compreso tra l’incrocio di via Garibaldi (ovvero la provinciale per San Giovanni la Punta), e l’incrocio con via Aldo Moro e, successivamente, grazie al sorgere di numerose cooperative edilizie sovvenzionate, anche dall’incrocio tra via Aldo Moro e sin quasi al serbatoio Acoset che alimenta gli utenti di Aci Bonaccorsi.
Da premettere che un altro tratto della via Manganelli, il più angusto, risulta bitumato da via Petrone sino a una cinquantina di metri a scendere. Per il resto, la strada è stata lasciata nell’abbandono più assoluto, nonostante le proteste e i reclami scritti – accompagnati da “eloquenti” foto – inoltrati all’amministrazione comunale dagli abitanti, nel tratto appunto dove rigogliosi nascono i cespugli e dove la carreggiata è stata lasciata allo stato naturale, cioè a dire in terra battuta.
Ogni tanto, per la verità, i cespugli e le erbacce sono state estirpate, ma quello che costituisce un grave problema è il fondo naturale che si estende per un tratto di circa cento metri.
La famiglia Bonfiglio-Carbonaro si è costantemente battuta per cercare di far risolvere l’annoso problema ma non vi è riuscita. Ultimamente l’amministrazione comunale ha fatto stendere sul tratto di via Manganelli in terra battuta uno strato di terriccio, complicando ancor di più la situazione: infatti, alle prime piogge, più o meno torrenziali, il fiumiciattolo che si viene a formare lungo la pendenza di via Manganelli (la strada, per chi è pratico della zona, collega la collina di Viscalori con la zona piatta di via Garibaldi) ha trasportato a valle il terriccio appena steso e con esso anche intere zolle di terra, trasformando una buona fetta di via Manganelli in una specie di percorso da motocross.
Il terriccio ha invaso la carreggiata bitumata della strada, invadendo anche parte di via Aldo Moro e la parte più a sud di via Manganelli: tutto questo ha provocato proteste, mugugni e ilarità nei cittadini. Ilarità, poiché, a quanto pare, per fare spargere il terriccio l’amministrazione comunale avrebbe speso circa 5mila euro ed altro denaro è stato poi impegnato per far rimuovere lo stesso terriccio trasportato a valle dalle acque limacciose.
Il gruppo consiliare di opposizione sulla vicenda ha presentato un’interrogazione alla quale il sindaco Vera Cavallaro ha promesso di rispondere nel Consiglio comunale previsto per giovedì 30.