Esperti allo IOM. I tumori neuroendocrini confronto su diagnosi e terapie

I tumori neuroendocrini sono neoplasie molto rare che hanno origine nelle ghiandole endocrine o nelle cellule endocrine disperse nel nostro organismo, in particolare il sistema gastrointestinale e l’apparato polmonare.
La frequenza annuale di queste neoplasie è bassa, ma negli ultimi anni l’incidenza è aumentata, superando quella di neoplasia più comuni. Fino ad alcuni anni fa queste neoplasie non erano state identificate con precisione; solo recentemente, in seguito anche ai progressi della biologia molecolare, è stato possibile riclassificarli in modo più preciso e completo. Spesso è difficile diagnosticare questi tumori perchè di piccole dimensioni. I tumori neuroendocrini possono provocare sintomi sfumati o essere asintomatici e quindi è ancora più difficile diagnosticarli.
Le manifestazioni cliniche più comuni sono caratterizzate da arrossamenti cutanei (flushes) al volto, al collo ed alla parte anteriore del torace accompagnati da tachicardia, ipertensione arteriosa, spontanei o scatenati dall’assunzione di cibo, dall’emozione, dalla palpazione del fegato e dalla somministrazione di alcuni farmaci; e inoltre diarrea acquosa (fino a 20 scariche al giorno), vomito e dolori addominali; broncospasmo fino all’insufficienza respiratoria e alla valvulopatia tricuspidale e polmonare.
Questi tumori, spesso, vengono individuati grazie all’iperproduzione di ormoni “anomali” o sostanze biologiche prodotte da parte dello stesso tumore.
La terapia è quasi sempre chirurgica e consente in molti casi di ottenere buoni risultati. Ci sono a disposizione diversi tipi di terapie. Indispensabile è una esatta diagnosi anatomo-patologica che permetta di distinguere i tumori tra ben differenziati e scarsamente differenziati – la dimensione del tumore e le caratteristiche di aggressività delle cellule da cui è formato. Per una corretta diagnosi è importante utilizzare markers tumorali specifici e generici, indagini di diagnostica medico-nucleare (octreoscan, pet con gallio), fondamentale avere un esame istologico dettagliato.
Di questo si è discusso durante una tavola rotonda (coordinata dal dott. Dario Giuffrida, direttore del dipartimento oncologico dello Iom tra specialisti del settore, che si è svolta presso lo stesso Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande: una importante occasione che ha permesso di confrontarsi su casi clinici reali relativi ad un ambito delicato di cui ancora non esistono casistiche numerose.
Sono intervenuti i dottori e i professori Sergio Baldari, Andrea Pollicino (Policlinico di Messina), Giuseppe Banna (ospedale Cannizzaro), Marcello Caruso e Giuseppe Novello (Ospedale Vittorio Emanuele), Maurizio Chiarenza (Humanitas centro catanese di oncologia), Paolo Colina (San Vincenzo di Taormina), Stefano Cordio (Garibaldi Nesima), Dario Giuffrida, Lorenzo Memeo, Angela Prestifilippo,e Corrado Risino (Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande).

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