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Un pareggio soddisfacente.
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Bellusci dal primo minuto. Con Spolli e Terlizzi fuori causa il posto da titolare nel cuore della difesa rossazzurra spetta a Bellusci, al suo fianco Silvestre, a sinistra, al posto dell’altro infortunato Capuano va Alvarez, a destra Potenza; a centrocampo Carboni occupa il suo posto di vertice basso con Izco e Ledesma a supporto, larghi Gomez e Mascara, in avanti Lopez e tra i pali Andujar, il modulo è il classico 4-1-4-1. Di Carlo risponde con un 4-4-2 con Curci in porta, Gastaldello e Lucchini, centrali con Zauri e Ziegler sulle fasce, a centrocampo Palombo in cabina di regia e Tissone a supporto, Koman e Guberti agiscono esterni, in avanti Pazzini e Marilungo. |
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Partenza aggressiva del Catania. Il Catania parte forte schiacciando il piede sull’acceleratore, i rossazzurri aggrediscono i blucerchiati già sulla trequarti e non lasciano il tempo per le idee e per la manovra della Samp. Al 1° Maxi Lopez difende un pallone sulla destra si gira e crossa per Mascara appostato all’altezza del secondo palo, girata volante ma pallone stoppato all’ultimo istante dalla difesa avversaria. Il baricentro dei ragazzi di Giampaolo è altro, i rossazzurri rimangono corti e la manovra risulta più veloce e pericolosa, la Samp prova ad aggirare il pressing con qualche lancio lungo per Pazzini o cercando uno sfogo sulle fasce. Gli inserimenti di Zauri a destra vengono vanificati dalle ottime chiusure di Alvarez o dalla perfetta applicazione del fuorigioco che la linea difensiva etnea sfrutta per mettere fuori causa Pazzini e Marilungo. Al 10° proprio Marilungo riceve un pericoloso pallone nel cuore dell’area etnea ma Bellusci lo marca stretto e spegne tutte le sue velleità chiudendo in angolo; lo stesso Bellusci qualche munito dopo spreca un’ottima occasione di testa su calcio d’angolo battuto da Mascara, il centrale difensivo salta tutto solo ma alza troppo la mira sopra la traversa. Col passare dei minuti il pressing rossazzurro va scemando e la Samp piano piano ne approfitta per prendere il controllo del gioco, i doriani con Palombo e Tissone smistano palloni cercando di allargare il gioco sulle fasce, il Catania si lascia attaccare facendo più densità indietro pronto a ripartire velocemente con Izco e Gomez a destra o Mascara a sinistra; al 33° proprio Gomez si lancia in un contropiede pericoloso approfittando di un errato appoggio di Tissone, l’azione dell’esterno destro argentino arriva fino all’interno dell’area blucerchiata, il tiro in diagonale però viene contrato in angolo. Il possesso palla della Samp che in alcuni momenti è prolungato non produce palloni pericolosi dalle parti di Andujar, il portiere argentino rimane quasi inoperoso, l’inattività viene interrotta da una conclusione di Koman che impegna a terra l’estremo difensore, il tiro però non è di quello che impensieriscono più di tanto. |
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Le squadre si annullano a vicenda. La ripresa si apre con gli stessi effettivi, nessun cambio viene operato dai due allenatori nel corso dell’intervallo. Anche il tema tattico della partita rimane lo stesso, il Catania fa buona guardia mentre la Sampdoria prova a trovare varchi anche se riscontra sempre più difficoltà, le maglie rosse, che oggi indossano gli etnei, sono dappertutto e pronte a raddoppiare su tutti i portatori di palla, soprattutto sulle fasce, gran lavoro di Gomez e Mascara in ripiegamento. Il primo vero grande pericolo di tutta la partita per Andujar arriva al 56° quando Guberti da sinistra prova a prenderlo in controtempo con un bel diagonale, la risposta felina del portiere è però di gran classe, la smanacciata mancina cancella ogni velleità dell’esterno doriano. Al 60° Giampaolo richiama Ledesma e inserisce al suo posto Delvecchio, grande ex di turno. I rossazzurri contengono senza problemi gli attacchi sicuramente non trascendentali della Samp, Bellusci si mette in evidenza per una serie di interventi puliti in anticipo e in chiusura, era difficile per il nazionale under 21 dopo tanti mesi di assenza tornare con questa qualità e convinzione. E’ tempo di cambi anche per la Samp, Di Carlo ha bisogno di idee fresche e di maggiore verve sulle fasce, così vanno dentro Poli e Mannini e abbandonano il campo Tissone e Guberti; Giampaolo risponde con Llama largo a sinistra al posto di un Mascara sfinito e forse risparmiato per i prossimi due impegni ravvicinati. Al 32° una piccola sbavatura difensiva costringe Potenza a ricorrere al fallo da ammonizione, il cartellino farà scattare la squalifica contro l’Udinese, la cosa non fa di certo felice Giampaolo che è già in emergenza in difesa. Il finale di partita è di marca rossazzurra, prima è Delvecchio che al 81° sfiora di testa servendo di fatto Potenza ad un metro dalla porta, il terzino destro devia quasi d’istinto sottomisura ma Curci riesce comunque a neutralizzare la conclusione; poi al 44° è Llama che spostato a destra si accentra e rientra sul sinistro, gran tiro sul primo palo che esce sul fondo di poco. La Samp si fa viva solo su punizione con Ziegler al 45° ma Andujar risponde ancora alla grande deviando sulla sua sinistra e chiudendo lo specchio sul susseguente tentativo di ribattuta. La partita finisce 0-0 così com’era iniziata, un pareggio giusto per due squadre che si sono annullate a vicenda, un punto in classifica per il Catania che al termine di un trasferta difficile come quella di Marassi può essere accolto con soddisfazione. |
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Orazio Cutrona |
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Punti |
Vinte |
Nulle |
Perse |
Fatti |
Subiti |
DR |
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Lazio |
22
|
7
|
1
|
2
|
13
|
8
|
+5
|
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Milan |
20
|
6
|
2
|
2
|
17
|
10
|
+7
|
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Inter |
19
|
5
|
4
|
1
|
12
|
5
|
+7
|
|
Juventus |
18
|
5
|
3
|
2
|
21
|
11
|
+10
|
|
Napoli |
18
|
5
|
3
|
2
|
17
|
11
|
+6
|
|
Sampdoria |
15
|
3
|
6
|
1
|
11
|
8
|
+3
|
|
Roma |
15
|
4
|
3
|
3
|
11
|
12
|
-1
|
|
Palermo |
14
|
4
|
2
|
4
|
16
|
13
|
+3
|
|
Chievo |
14
|
4
|
2
|
4
|
11
|
10
|
+1
|
|
Udinese |
14
|
4
|
2
|
4
|
9
|
11
|
-2
|
|
Fiorentina |
12
|
3
|
3
|
4
|
10
|
10
|
0
|
|
Cagliari |
11
|
2
|
5
|
3
|
11
|
9
|
+2
|
|
Catania |
11
|
2
|
5
|
3
|
8
|
8
|
0
|
|
Genoa |
11
|
3
|
2
|
5
|
8
|
11
|
-3
|
|
Bologna |
11
|
2
|
5
|
3
|
10
|
14
|
-4
|
|
Lecce |
11
|
3
|
2
|
5
|
7
|
17
|
-10
|
|
Brescia |
10
|
3
|
1
|
6
|
9
|
13
|
-4
|
|
Parma |
8
|
1
|
5
|
4
|
6
|
10
|
-4
|
|
Cesena |
8
|
2
|
2
|
6
|
7
|
14
|
-7
|
|
Bari |
8
|
2
|
2
|
6
|
9
|
18
|
-9
|
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