Legata alla fase di ricarica dell’Etna. Scossa di terremoto superficiale paura nell’Acese, ma nessun danno

CATANIA. Ancora una scossa di terremoto nell’area pedemontana etnea; per fortuna nessun danno alle persone o alle cose, ma tanta paura perché il sisma – di magnitudo 2.7 – è stato molto superficiale: gli esperti della sezione catanese dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) hanno localizzato l’ipocentro a una profondità di appena 500 metri. Epicentro: 5 chilometri a nord-ovest di Acireale, nel territorio compreso tra Lavinaio e Santa Maria La Stella. Il sisma, alle 22,35, è stato distintamente avvertito oltre che ad Acireale, anche a Viagrande, Trecastagni, San Giovanni La Punta. La scorsa settimana, nella notte tra giovedì e venerdì altri sette eventi simili s’erano concentrati a ridosso dell’abitato di Fleri. Tutto si riconduce alla fase di ricarica dell’Etna nelle cui viscere continua l’iniezione di magma dal mantello.

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