Catania-Bologna (1-1): sintesi video

Il Catania sfiora la vetta.

Marchese per Capuano. Non recupera in tempo l’esterno rossazzurro uscito malconcio dalla partita di mercoledì scorso contro il Cesena, il suo posto sull’out sinistro è occupato da Marchese, per il resto completano la difesa Silvestre, Spolli e Potenza, il centrocampo è confermato in blocco con Carboni vertice basso, poi Biagianti, Ledesma, Gomez e Mascara, in avanti Maxi Lopez, in porta Andujar. Si accomodano di nuovo in panchina Ricchiutie e Izco. Il Bologna risponde con una formazione sulla carta sfrontata, Viviano in porta, in difesa Garics Portanova Britos e Rubin, a centrocampo Mudingay Mutarelli e Perez, due mezze punte come Siligardi e Jimenez e l’unica punta avanzata Marco Di Vaio; lo schieramento di mister Malesani può essere tradotto in un 4-3-2-1.

Un tiro un gol. Il Catania parte forte, i rossazzurri sono consci dell’importanza di una partita come quella odierna, il doppio turno casalingo deve essere sfruttato al meglio. Già al primo minuto una combinazione Biagianti Mascara porta quest’ultimo a concludere al volo da fuori area, il pallone si alza di poco sopra la traversa. Dopo la fiammata iniziale la partita rallenta su ritmi meno elevati, lo schieramento del Bologna che sulla carta sembrava propositivo una volta in campo si trasforma in una specie di 4-5-1, a centrocampo i felsinei fanno densità e provano a bloccare le fonti del gioco rossazzuro. Il Catania prova a far girare la palla sulle fasce con Marchese a sinistra e Gomez a destra, ma i diversi cross che piovono in area non trovano altrettante conclusioni verso lo specchio della porta difesa da Viviano. Un’arma in più da giocare i rossazzurri la cercano nelle palle da fermo, al 20° su una punizione da destra il Catania sfiora il vantaggio: calcia Mascara, spizza al centro Gomez e proprio mentre Spolli, appostato sul secondo palo sta per depositare in rete un colpo di reni all’ultimo istante di Rubin devia la sfera in angolo salvando, di fatto, un gol. Sei minuti dopo, ancora su punizione, Mascara impegna severamente Viviano in angolo. Al 31° sugli sviluppi di un angolo ci prova Gomez che scarica un destro ad incrociare sul primo palo, solo esterno della rete per lui. Il Bologna non si è ancora visto dalle parti dell’area di rigore etnea, gli uomini di Malesani si limitano a controllare e a rompere le trame di gioco rossazzurre, al 38° però accade l’imprevedibile, Siligardi riceve palla in area sulla destra e nel corpo a corpo con Marchese in area finisce a terra, il sig. Gava, arbitro dell’incontro, dopo qualche istante di esitazione assegna il rigore. Sul dischetto si presenta Di Vaio, calcia di destro ma Andujar con un guizzo respinge a mano aperta, sfortunatamente per il Catania il pallone rimane lì nella terra di nessuno e il primo ad avventarsi è ancora Di Vaio che non ha difficoltà a ribadire in gol: 0-1, incredibile, un tiro e un gol. Il Catania dopo il gol subito riparte con la bava alla bocca, rabbioso si getta in avanti, al 41° Maxi Lopez viene atterrato sul limite dell’area, tutti gridano al rigore ma l’arbitro assegna solo una punizione dal limite tra le vibranti proteste generali.

Il Catania meritava la vittoria. La ripresa si apre con un cambio per il Catania, dentro Ricchiuti e fuori Ledesma, l’ingresso del trequartista giova ai rossazzurri che ritrovano linfa e idee fresche nella zona nevralgica del campo. Subito al 47° Ricchiuti serve in area Mascara che stoppa di petto e poi clamorosamente, solo davanti a Viviano, scarica sul fondo oltre il secondo palo. Due minuto dopo Gomez dalla destra serve al centro per Lopez che realizza ma il guardalinee ravvisa il fuorigioco del biondo attaccante argentino. Il Bologna come nel primo tempo non si propone mai in avanti, solo in un’occasione al 50° su azione d’angolo Britos può colpire di testa ma alza la mira sopra la traversa. Cominciano i cambi, al 50° Meggiorini rileva Gimenez e poco dopo Casarini prende il posto di Siligardi. Al 62° occasione ghiottissima per Maxi Lopez, Mascara intercetta un pallone sulla trequarti e serve il bomber rossazzurro tutto solo davanti a Viviano, il destro però è debole e Viviano ha il tempo di bloccare in presa bassa. Giampaolo cerca idee in panchina, richiama Gomez e butta nella mischia Antenucci, vuole maggiore perso offensivo e una spalla per Lopez. La porta del Bologna che oggi sembra stregata viene violata nel modo più tragicomico, su un cross dalla sinistra di Marchese Britos si avvita in una goffissima deviazione volante e trafigge l’incredulo Viviano: 1-1! Il Catania adesso ci crede, mancano ancora diversi minuti alla fine dell’incontro e tutto lo stadio incita desideroso di portare a casa la posta piena. Al 74° Mascara, smarcato da una bella iniziativa di Ricchiuti, prova il pallonetto, la sfera supera Viviano ma si spegna sulla traversa; il Bologna pare cinto d’assedio e i rossazzurri premono sull’acceleratore con le forze residue, al 76° ci prova Ricchiuti con una rasoiata di sinistro che fa la barba al palo. Maxi Lopez e Antenucci lì davanti si battono su ogni pallone, sgomitano, sbuffano ma non riescono mai a trovare un varco giusto per sfoderare il tiro vincente. Il Bologna si chiude a riccio e sfinisce le forze dei rossazzurri che dopo tre partite in 7 giorni sono ormai al lumicino. Si chiude con un pari che va strettissimo al Catania, le occasioni capitate sui piedi dei rossazzurri sono state diverse, alcune delle quali clamorose, il Bologna invece con un tiro in porta stava per portare via dal Massimino ben tre punti, per fortuna esiste una sorta di giustizia nel calcio e la più clamorosa delle autoreti rimette quasi le cose a posto. Quasi, però, perchè oggi il Catania meritava la vittoria, peccato, vincendo oggi i rossazzurri si sarebbero sistemati in vetta alla classifica.

(font: Calcio Catania – Orazio Cutrona, 26 settembre 2010)

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