Sono stati i carabinieri della Stazione di San Giovanni La Punta a trarre in arresto un ex bancario di 45 anni residente a Viagrande. Per lui l’accusa è di atti persecutori, violenza privata e inosservanza del provvedimento dell’autorità. Si conclude così con le manette ai polsi la vicenda di un uomo che probabilmente non accettava la separazione dalla moglie, una 36enne di San Giovanni La Punta e soprattutto dei due figli, ancora minorenni, avuti con lei. Secondo la ricostruzione dei carabinieri la donna subiva telefonate insistenti e minacciose e in alcuni casi anche pedinamenti fin sotto casa o nel posto di lavoro. A seguito di un esposto presentato dai familiari della vittima nei confronti dell’uomo, nell’agosto dello scorso anno, il 45enne era stato chiamato dai militari che lo avevano già ammonito a cambiare comportamento nei confronti della donna.
Nella serata di mercoledì, esasperata dall’uomo, la donna ha nuovamente chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine. Già, perché l’uomo non accettava la situazione e probabilmente voleva con sé i figli che vivono invece assieme alla madre a San Giovanni La Punta, nell’abitazione dei suoceri. La donna stanca delle continue minacce e preoccupata per l’incolumità sua e dei suoi figli decide dunque di denunciare quanto accade da mesi, mesi trascorsi tra atti vessatori che l’hanno portata a un continuo stato di ansia e di paura. Intanto all’arrestato, incensurato, sono stati concessi i domiciliari. Com’è noto l’Arma dei Carabinieri pone molta attenzione al delicato reato, quello dello “stalking” e ha da tempo predisposto la presenza di personale specializzato impegnato nella trattazione della particolare problematica e nella gestione delle vittime. Frattanto continua l’appello affinchè le vittime di stalking si rechino presso i Comandi dell’Arma per denunciare.
(font: La Sicilia – C. D. M., 24 settembre 2010)