Niente indicazioni, niente posta

VIAGRANDE. In via Dietro Serra tutta la corrispondenza della zona lasciata a un abitante.

Gli lasciano in buca tutta la posta dei cittadini che abitano nella sua stradella, ne riesce a dividere soltanto una parte ed il resto gliela lasciano “in custodia” nonostante le sue pressanti richieste, rivolte al responsabile di zona di Poste Italiane, affinché la faccia ritirare dall’addetto alla distribuzione.
Questo in sintesi il caso espostoci da un colonnello dei vigili del fuoco in pensione che abita nella zona del Monte Serra, alla periferia nord-est di Viagrande.
Abbiamo chiesto chiarimenti al responsabile del Centro smistamento di Pedara il quale ha ammesso di conoscere “il caso” e – secondo lui – l’addetto alla distribuzione, lasciando tutta la posta nella buca del colonnello, ha fatto una cortesia agli abitanti della stradella. «Sulla posta viene indicato il nome della strada seguito dal numero civico 10, ma in effetti il numero civico 10 corrisponde ad una stradella privata all’interno della quale esistono numerose palazzine contraddistinte solo dal numero dell’interno. I cittadini dovrebbero essere più precisi nell’indicare l’indirizzo delle loro abitazioni specificando numero civico, il numero dell’interno e, laddove esistono, anche la scala».
Per correttezza dobbiamo aggiungere che abbiamo personalmente controllato l’indirizzo e – tutto sommato – l’addetto alla distribuzione, attenendosi scrupolosamente alle direttive della sua azienda, nel caso specifico potrebbe avere ragione.
«Il fatto di non aver ritirato immediatamente la posta non consegnata – ha aggiunto il responsabile del punto smistamento di Pedara – è marginale.
A Pedara, come è risaputo, c’è stata la festa patronale e quindi abbiamo avuto difficoltà negli spostamenti.
D’altronde la posta non consegnata sarà ritirata e restituita al mittente
».
I bei tempi di quando il postino bussava due volte, sono, però, definitivamente tramontati: oggi, purtroppo, è risaputo, se non ti precipiti a rispondere immediatamente al citofono, al posto delle raccomandate trovi un invito a presentarti al centro smistamento. Se l’indirizzo non è “perfetto” hai voglia d’attendere bollette di acqua, luce e gas o quant’altro.
Sono i risultati dell’era moderna, dell’informatizzazione, delle aziende che pensano soltanto ai guadagni, della gran mole di posta che viaggia in tutti i paesi e soprattutto della scomparsa dei mitici postini d’una volta: questo a Viagrande, non sarebbe mai successo ai tempi di “Donn’Antuninu u’ postinu” che recapitava le lettere anche se v’era indicato solo il nome e il paese; e la posta la distribuiva, a piedi, due volte al giorno. Alla faccia del progresso, a rimetterci è sempre il (povero) cittadino.

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 20 settembre 2010)

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