Percorso a ostacoli nel nuovo cimitero

Viagrande. Lavori ancora sospesi e i parenti dei defunti protestano: «Pericoloso entrare: è un cantiere in abbandono».

Protestano i parenti dei morti seppelliti nel nuovo cimitero di Viagrande, in corso di realizzazione (ma i lavori sono sospesi da tempo), al quale si accede attraverso il passo carraio di via Aniante, in attesa che i lavori saranno ultimati. Protestano i parenti poiché hanno diritto a rendere visita alle sepolture dei loro cari soltanto due giorni a settimana, contrariamente a quanto avviene nell’antico cimitero, dove è possibile recarsi sei giorni alla settimana.
«A Viagrande abbiamo morti di serie A e morti di serie B – afferma Pinuccia Di Mauro – Recarsi nel nuovo cimitero è un’indecenza considerato lo stato di abbandono in cui versa».
Alla Di Mauro ha cercato di spiegare le ragioni dell’amministrazione comunale il vice presidente del Consiglio comunale (che dovrebbe essere chiamato fra non molto a far parte della Giunta), Filadelfo Coco: «Noi siamo stati costretti a utilizzare il primo blocco di loculi costruiti nel nuovo cimitero, poiché nel vecchio cimitero non c’erano più posti. Capisco le proteste della gente, ma tutti erano a conoscenza che c’era in corso un cantiere di lavoro: fra l’altro, abbiamo dovuto chiedere all’impresa costruttrice l’autorizzazione a far transitare le persone. Sul vostro stesso giornale è stato scritto che, per i parenti che vogliono andare a rendere omaggio ai propri defunti, si rende inevitabile un percorso transennato, fra pilastri di cemento, cumuli di terra e pietre e quant’altro si può trovare in un cantiere edile in piena attività».
Purtroppo, la situazione si aggrava sempre più poiché la sospensione dei lavori sta causando parecchi problemi, oltre al rischio di fare andare in malora alcune delle opere già realizzate, come l’impianto automatico di irrigazione del verde pubblico.
Quando si potrà sbloccare la situazione? Interviene l’ex assessore Salvatore Gambino (per oltre 35 anni amministratore comunale), oggi capo di uno dei due gruppi dell’opposizione: «La gara per l’ampliamento del cimitero l’ho seguita io quand’ero assessore: non capisco sinceramente perché i lavori si sono inceppati. Aggiungo soltanto che gli interventi in un cimitero con la carenza di posti esistenti non dovrebbero mai fermarsi né potrebbero fermarsi, poiché i fondi vengono forniti dagli stessi cittadini che acquistano loculi, cappelle e tombe».
Intanto, il problema dell’apertura limitata a due soli giorni a settimana, anche per mancanza di personale, potrebbe essere risolto con il completamento della passerella interna che unisce il vecchio cimitero con il nuovo, «scavalcando» la via Aniante. Una passerella i cui pilastri d’appoggio sono stati realizzati da tempo: anche qui lungaggini burocratiche per ultimare i lavori creano disagi ai cittadini.

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 10 settembre 2010)

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