BIANCO: EXCALATION PREOCCUPANTE.
Piccoli campanelli d’allarme che adesso, messi insieme, diventano una sirena. Perché l’odioso fenomeno delle rapine in villa, per anni considerato «lontano» dalle nostre cose, quasi prerogativa delle zone più ricche del Veneto e della Lombardia, ha ormai preso piede anche nelle nostre zone. Appena qualche settimana fa avevamo riferito di un gravissimo episodio avvenuto nella villetta di una coppia di professionisti, fra San Giovanni la Punta e Viagrande, sequestrati, malmenati e rapinati.
Ebbene, di questi raid se ne sarebbero verificati degli altri, tant’è vero che ieri mattina il senatore del Pd Enzo Bianco, ex ministro dell’Interno, ha deciso di rendere pubblica una nota in cui, per l’appunto, si chiede alle forze dell’ordine e agli organi inquirenti di tenere alta l’attenzione su questo preoccupante problema. «Non è tollerabile subire una violenza di questo tipo – aggiunge Bianco -. Catania dispone di due apparati investigativi di primissimo piano, che sono la squadra mobile della polizia e il nucleo investigativo die carabinieri.
Chiedo alla Procura della Repubblica e alle forze dell’ordine di coordinare al meglio le indagini, certamente già in corso, e di adottare ogni iniziativa utile affinché i componenti di questa banda criminale siano individuati e arrestati». «Sono fiducioso – ammette il senatore – perché le forze dell’ordine a Catania dispongono di grande esperienza, di competenze e risorse umane di primo livello».
E «seriamente preoccupato per l’escalation criminale che da un po’ di tempo a questa parte si registra a Catania» si dice il vicepresidente vicario all’Ars, Salvo Pogliese.
Nell’esprimere la sua solidarietà al viceministro Adolfo Urso, Pogliese si dichiara altresì «pienamente fiducioso nell’impegno delle forze dell’ordine catanesi che hanno sempre dimostrato notevoli capacità investigative e grande determinazione».
Intanto ieri mattina, proprio a seguito delle recenti rapine commesse nel Catanese, si è tenuta in Prefettura a Catania una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, presieduta dal prefetto e partecipata anche dal procuratore della Repubblica e dai sostituti titolari delle indagini in corso. «Al riguardo, dopo una approfondita analisi del fenomeno – si legge nella nota della Prefettura – si è concordemente stabilita un’ulteriore intensificazione e coordinamento dell’attività investigativa in atto, nonché una più incisiva azione di prevenzione e di contrasto che sarà effettuata anche attraverso l’impiego di altre unità delle forze dell’ordine appositamente richieste per elevare il livello di sicurezza nelle aree in questione».
(font: La Sicilia – 24 luglio 2010)