Oggi pomeriggio sarà riaperta al culto, nell’antico quartiere di Scalatelli, la chiesetta dedicata a N. S. di Lourdes, chiusa da circa 8 anni a seguito del terremoto del 2002. La statua di N. S. di Lourdes e quella di S. Antonio Abate (a cui sino agli anni ’50 era dedicata la chiesetta), “sfrattate” per così tanto tempo, saranno riaccompagnate “a casa loro” – come dicono gli “scalatiddoti” – dalla folla dei devoti e dalla banda musicale. Il parroco, Alfio Bonanno, benedirà i lavori effettuati nella chiesa, compresa la nuova porta centrale e, subito dopo, le statue dei Santi saranno rimesse al loro posto. La cerimonia si concluderà con la benedizione e i canti liturgici. La riapertura al culto della chiesetta sta avvenendo grazie alla collaborazione di tanti cittadini che hanno contribuito, sia con somme di denaro, sia e soprattutto con l’offerta di materiali (marmi e mattonelle per i pavimenti) e manodopera (pittori, elettricisti, fabbri, falegnami, muratori, etc…) gratuita da parte degli operatori locali, coordinati dall’infaticabile sig. Santo La Rosa. In pratica, anche se può sembrare strano in periodi come i nostri, si è verificato quel “miracolo” di buona volontà e di sacrifici da parte di tanti volontari che attendevano i componenti del comitato promotore quando, un anno fa, hanno lanciato l’iniziativa.
Purtroppo, il contributo ottenuto, a suo tempo dalla Regione siciliana per riparare i danni provocati alla chiesa dal terremoto non fu sufficiente per ultimare i lavori e nel corso di questi ultimi anni, non c’è stato verso di poter racimolare (presso gli Enti pubblici) quei 20 – 30mila euro necessari per rendere fruibile l’antico tempio, rivalutando contemporaneamente il patrimonio artistico e culturale del paese.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 11 luglio 2010)