Sabato 19 e domenica 20 maggio a Viagrande Studios va in scena la Compagnia Zappalà Danza con la prima assoluta di COME LE ALI, 2ª meditazione su Caino e Abele, nuova creazione di Roberto Zappalà.
Dopo la prima meditazione, CORPO A CORPO, presentato con successo a marzo a Scenario Pubblico ecco il secondo step che, insieme al primo, darà vita a “Liederduett”, produzione che debutterà nell’estate 2018 al Festival Internazionale Bolzano Danza, co-produttore dell’intero progetto.
In COME LE ALI il punto di partenza del coreografo è sempre la figura dei primi due fratelli dell’umanità, Caino e Abele, ma questa volta Zappalà li analizza attraverso un’esplorazione utopica della convivenza ottimale.
COME LE ALI, danzato da Adriano Coletta e Filippo Domini sulle musiche di Johannes Brahms, Pan America, Scott Walker, Sunn 0))) & Boris, si basa sull’intesa, il legame fraterno, l’intima unità che dovrebbe esistere tra gli organismi animali e vegetali, approdando alla simbiosi. Una connessione che è simbolo di legame e di fusione che supera gli attriti e le violenze fratricide, proponendo parità e condivisione. Prospettive che in danza si creano attraverso la metafora dell’unisono, del simultaneo, del sincronico. I due corpi danzanti diventano quasi un nuovo organismo biologico. Le ali a cui si fa riferimento nel titolo sono sia quelle degli uccelli che degli angeli, sono strumenti biologici e fantastici che evidenziano la metafora dell’unisono e della simbiosi. Le/ali, però, sono anche rappresentazione di lealtà, espressione morale dei rapporti umani.
COME LE ALI vuole indagare una possibile utopia a partire da un’assenza: quella del primo delitto.
FONTE ORIGINALE: L’Urlo, Redazione, 15 maggio 2018