Colpo di scena, giovedì sera, al consiglio comunale di Viagrande sulla scelta delle modalità per la realizzazione dell’area artigianale.
Il colpo di scena scaturisce dal fatto che la delibera riguardante la convenzione per la lottizzazione della zona artigianale, già rinviata nella precedente seduta del consiglio comunale, in quest’ultimo era stata inserita al quarto punto dell’odg come “Approvazione schema di convenzione” e alla seduta erano stati invitati anche due componenti dell’ufficio tecnico comunale, l’ing. Santi Domina e l’ing. Alfio Strano.
Tutto lasciava presuppore, quindi, che l’argomento sarebbe stato affrontato, valutato e votato.
Ed invece il sindaco Vera Cavallaro che aveva proposto la delibera, prendendo la parola sull’argomento ha testualmente detto: «Propongo il ritiro di questa delibera in modo che tutto ciò che è contenuto nella convenzione possa emergere chiaramente, valutandone bene i vari aspetti. Spero, pertanto, di poterla riproporre fra due mesi».
Nulla da eccepire sulla dichiarazione del sindaco ma, se queste erano le decisioni dell’amministrazione comunale, ci sembra giusto osservare come mai la delibera è stata reinserita all’ordine del giorno come “approvazione” e non come “determinazioni in merito allo schema di convenzione” e come mai sono stati invitati alla seduta i due tecnici comunali che hanno assistito alla prima parte dei lavori da semplici spettatori e poi sono stati invece “licenziati” poiché la loro presenza in effetti non serviva più?
C’è stato un dietro front all’ultimo istante? Ed intanto il problema della zona artigianale continua a non essere risolto.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 10 gennaio 2009)