CATANIA, (informazione.it – comunicati stampa – salute e benessere) Sabato 17 ottobre dalle ore 8.30 alle 17 presso l’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande Catania si svolgerà il convegno ecm sul tema “oncologia toracica: progressi, criticità e prospettive”. Direttori del corso: prof. Dario Giuffrida (direttore dipartimento oncologico IOM) e dott. Sinibaldo Coppolino (pneumologo-oncologo IOM).
Il corso è accreditato per Medici (discipline: Oncologia, Malattie apparato respiratorio, Chirurgia gen., Chirurgia toracica, Radioterapia, Radiodiagnostica, Medicina generale, Anatomia patologica), Biologi, Farmacisti ospedalieri e territoriali e Tecnici radiologia medica.
I tumori del distretto toracico rappresentano ancora oggi un grave problema sanitario e sociale. In primo luogo il carcinoma del polmone che rimane una delle principali neoplasie per incidenza e mortalità. Si stima sia responsabile nel nostro Paese di circa 40.000 nuovi casi e di circa 34.000 decessi l’anno (fonte AIRTUM 2014). Il fumo di tabacco è sicuramente il più importante fattore di rischio. Il carcinoma non a piccole cellule (NSCLC) rappresenta circa l’85% di tutte le forme.
Il mesotelioma pleurico maligno, neoplasia aggressiva del mesotelio pleurico, che vede all’esposizione (lavorativa o ambientale) all’amianto il principale agente eziopatogenetico, ha ancor oggi una prognosi sconfortante. Anche se relativamente rara, tale patologia presenta un’incidenza in costante crescita in Italia e nell’ Europa occidentale, con un picco previsto nei prossimi anni. In Sicilia vanno ricordati i casi correlati all’esposizione delle fibre di fluoroedenite, minerale anfibolico recentemente inserito dall’ International Agency for Research on Cancer tra le sostanze cancerogene di gruppo 1, individuato nelle rocce vulcaniche etnee, in particolare a Biancavilla dove ampiamente presente nel suolo ed utilizzato nell’edilizia.
I tumori neuroendocrini del polmone costituiscono un ampio ed eterogeneo gruppo di neoplasie con caratteristiche particolari e con un ampio spettro di attività biologica che varia dalle forme a bassa o intermedia malignità a quelle caratterizzate da un’aggressività spiccata con rapida tendenza alla metastatizzazione. Il numero di nuovi casi osservati sta aumentando di anno in anno, sia per un reale incremento nell’incidenza sia in virtù dell’affinamento delle tecniche diagnostiche e della migliorata classificazione.
Fortunatamente la gestione delle neoplasie del torace è attualmente al centro di una grande evoluzione che ne sta ribaltando le prospettive, grazie agli importanti progressi nel campo della diagnostica e classificazione istopatologica, alle moderne tecnologie applicate alla diagnosi e alla stadiazione, all’innovazione nell’approccio chirurgico con l’introduzione di tecniche mini-invasive, alla evoluzione delle tecnologie e delle metodiche radioterapiche, alla disponibilità di nuovi agenti terapeutici sempre più personalizzati ed ancora agli sviluppi delle terapie di supporto.
L’identificazione di anomalie geniche di importanza critica per la crescita tumorale, ha portato all’ impiego, in pazienti con NSCLC, essenzialmente ad istotipo non squamoso con specifiche mutazioni attivanti, di terapie biologiche innovative a bersaglio molecolare con significativi vantaggi in efficacia e tollerabilità rispetto alla chemioterapia. Una florida ricerca scientifica in tale ambito sta offrendo la disponibilità di nuove generazioni di molecole maneggevoli ed attive anche nella malattia resistente.
Anche sul fronte dei tumori del polmone che non esprimono alcuna nota mutazione genica trattabile (l’80% dei casi) si sono osservati significativi progressi nel campo della terapia citotossica e biologica, con differenziali indicazioni in rapporto ai sottotipi istologici e con l’inserimento della terapia di mantenimento negli algoritmi di trattamento dei pazienti eleggibili a tale approccio,
Del tutto recentemente, assoluto rilievo sta assumendo l’immunoterapia, le cui potenzialità cliniche sembrano poter determinare, nel prossimo futuro, una vera rivoluzione nei paradigmi terapeutici. Agenti inibitori dei checkpoint immunitari hanno dimostrato di essere in grado di liberare il sistema immune dai meccanismi soppressivi prodotti dal tumore, ripristinandone la naturale funzione di controllo. Già uno di tali farmaci, il nivolumab, sulla base dei dati emersi da studi clinici nei quali ha mostrato vantaggio in sopravvivenza e tollerabilità rispetto al chemioterapico docetaxel, è stato inserito come un nuovo standard terapeutico di 2^ linea in pazienti con NSCLC avanzato ad istotipo squamoso. Studi preliminari, inoltre, lasciano intravvedere un possibile favorevole impiego degli agenti immunoterapici anche in altri setting ed in altre patologie oncologiche toraciche quali il carcinoma a piccole cellule e il mesotelioma pleurico maligno.
Scopo del Convegno è, pertanto, l’aggiornamento sulle più recenti novità in tema di diagnosi e terapia delle malattie oncologiche del torace e sulla loro ricaduta nella pratica clinica. Inoltre, in considerazione della complessità dell’iter diagnostico- terapeutico e della gestione complessiva dei pazienti con neoplasie toraciche, nonché del tumultuoso progresso delle conoscenze, verrà sottolineata l’assoluta necessità di un’integrata collaborazione multidisciplinare che coinvolga le competenze delle diverse figure professionali al fine di definire, sulla base di specifici parametri clinici, patologici e biomolecolari, e alla luce delle evidenze scientifiche disponibili, la migliore strategia terapeutica da utilizzare nel singolo paziente.