VIAGRANDE (CT) – Col tradizionale taglio del nastro tricolore da parte del sindaco si è inaugurata lo scorso 9 febbraio una nuova realtà culturale che si prefigge di diventare uno dei più grandi centri di formazione al sud Italia: i Viagrande Studios. Con la conferenza stampa che è seguita, lo staff ha illustrato i propositi di questa imponente struttura totalmente realizzata con finanziamenti privati.
«Circa sei anni fa nacque l’idea di creare questo centro di ricerca, formazione e produzione per le arti performative, e la mia famiglia ha subito appoggiato questo mio progetto» – ci spiega Claudia Migliori, la ventisettenne direttrice generale. A due anni dal posizionamento della prima pietra, oggi la struttura esibisce un padiglione contenente le aule ove si terranno le lezioni, la sala musica insonorizzata, la zona amministrativa e un teatro con tribune modulabili. «Ma il complesso conta anche un campus dotato di infermeria, sala relax e sala mensa, che sarà agibile in primavera e potrà ospitare fino a 42 posti letto. Vi è inoltre un anfiteatro esterno della capacità di circa 500 posti per spettacoli all’aperto, quando la bella stagione lo permetterà» – continua la Migliori.
Affiancano la giovane direttrice lo staff composto dal produttore esecutivoSantina Cantone, dal responsabile della formazione danza Davide Montagna,dal responsabile dell’area recitazione Salvatore Lazzaro, da Dino Fiorenzaper l’area musica e da Andrea Tomaselli per la scrittura, tutti coordinati dal direttore artistico Corrado Russo.
Prefiggendosi di coprire l’intero processo di formazione professionale, produzione e promozione di attività culturali e di ricerca, i Viagrande Studios vogliono diventare un centro di cultura contemporanea a 360° organizzando laboratori, workshop, seminari, presentazione di libri, spettacoli e quant’altro costituisca cultura. Il tutto con uno sguardo di respiro non solo nazionale, ma anche europeo, a cominciare dal teatro che per questa “stagione zero” vedrà protagoniste due compagnie italiane ed altrettante straniere.
Mariagrazia Miceli
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