L’Odissea 2000 torna a casa con un punto dalla difficile trasferta di Viagrande. Un pareggio, 2 a 2, che può essere valutato con due diverse chiavi di lettura: positivamente perché conquistato fuori casa e contro un’ottima squadra; con rammarico in quanto il pari dei padroni di casa è stato segnato quando mancavano solo settantasette secondi alla fine della partita. Di certo resta la grande prestazione della squadra di Nelsinho e Labonia che anche al PalaViagrande si è fatta apprezzare per qualità di gioco e personalità.
Il match d’alta quota tra le due rivelazioni del torneo non ha tradito le attese, regalando emozioni e buon calcio per tutti i 40 minuti di gioco. Anche in un primo tempo, chiuso sullo 0 a 0, le occasioni da una parte e dall’altra non sono mancate. Imprecisione dei giocatori e bravura dei portieri hanno tenuto inviolate le porte delle due formazioni. Più spettacolare la seconda frazione di gioco, impreziosita dai quattro gol della partita segnati da Rocha (due), intervallati dalla rete di Farina, e da Miglioranza che a poco più di un minuto dal fischio finale ha fissato il risultato sul 2 a 2.
Con il pari in terra siciliana l’Odissea 2000 mantiene il secondo posto in classifica, anche se ora deve condividerlo con la Libertas Scanzano, vittoriosa nell’incontro casalingo contro il Mirto.
La società dell’Odissea 2000 coglie l’occasione per ringraziare la dirigenza del Viagrande per l’accoglienza ricevuta.
“L’ospitalità ricevuta a Viagrande è stata calorosa e professionale – ha dichiarato il vice presidente e direttore sportivo gialloblù Cataldo Speranza a nome del sodalizio rossanese – e mi preme ringraziare il presidente Antonio Marletta e la signora Maria Giovanna Poli. In questi due giorni di permanenza nella città siciliana hanno organizzato il tutto in maniera perfetta affinché non ci mancasse nulla. Mi auguro che in futuro si possa aprire anche una sorta di collaborazione tra le due società. Saremo lieti – ha concluso Speranza – di ricambiare la splendida accoglienza nella gara di ritorno a Rossano”.
Pierluigi Noce