Viagrande. Dal confronto con i residenti il sindaco Cavallaro ha tratto importanti indicazioni.
Apertura immediata, ma riservata soltanto ai pedoni, della strada di Prg, nel tratto compreso tra il numero civico 14 di via Mario Rapisardi e l’incrocio con via Falcone; ampio riconoscimento agli abitanti di via Papa Giovanni XXIII del loro diritto a considerare questa strada «proprietà privata» e immediata richiesta all’impresa di pertinenza di riportare lo stato dei luoghi esattamente com’erano prima che si iniziasse a costruire in via Falcone; scelta volontaria degli abitanti di quest’ultima via di utilizzare come strada per accedere – o uscire – al loro complesso con le autovetture, la via Anfuso, ovvero l’ex greto del torrente Cinerazzo, angusto sì, ma sufficiente alla bisogna.
Queste le indicazioni significative tratte dal sindaco di Viagrande, Vera Cavallaro, a conclusione della prima riunione (presente anche l’assessore ai Lavori pubblici, Ettore Bargagallo) con i cittadini residenti nel triangolo compreso tra via Falcone, via Papa Giovanni XXIII e strada di Prg.
Un incontro-dibattito, per la verità, svoltosi in un clima abbastanza sereno, considerate le problematiche sul tappeto, e che grosso modo ha soddisfatto la stragrande maggioranza dei presenti, anche se, a microfoni spenti, c’è chi ha deciso di rivolgersi alle «autorità competenti», al di fuori di quelle locali, per avere chiarezza su alcuni aspetti della complessa vicenda.
Non del tutto contenti (al di fuori dei fratelli Licciardello) gli abitanti del complesso al quale si accede dal numero civico 14 di via Mario Rapisardi, i quali, improvvisamente, vedranno trasformata in una strada pubblica quello che sino a qualche giorno fa veniva considerato il cortile condominiale del loro complesso.
Di contro c’è chi ha chiesto che luce elettrica e manutenzione varia su via Papa Giovanni XXIII venga addebitata a chi abita sulla strada e non gravi sulle casse comunali.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 18 settembre 2008)
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