… a tre mesi dalla nascita

Mario MacrìSono passati ormai quasi 3 mesi dall’apertura di questo blog. Era il 17 giugno scorso, il giorno dopo le elezioni per il Consiglio Comunale a Viagrande.

Gli animi post elezioni si sono un po’ raffreddati, ognuno di noi è tornato alle attività di sempre, lasciandosi alle spalle il ricordo di quelle lunghe ore trascorse davanti al seggio elettorale.
Molti sono oggi a chiedersi il perchè e per chi si fosse candidato, compresi alcuni aspiranti sindaci oggi “semi-scomparsi”.
Avevo giurato a me stesso (e per la verità anche a qualcun altro… oggi a palazzo fra i vincenti) che, comunque fosse andata, il mio impegno nei riguardi dei cittadini viagrandesi, sarebbe comunque rimasto lo stesso.
Mi sarei comunque impegnato al massimo per rimanere in loro contatto.
Con qualcuno avevo preventivamente parlato della possibilità di creare uno spazio reale o virtuale dove raccogliere “oneri e onori” dai cittadini, che si presentavano in qualità di portavoce delle necessità popolari o personali.
Avevo così pensato anche a questo blog, come strumento di comunicazione con la cittadinanza, utilizzandolo in caso di vittoria come un vero e proprio “portone”… sempre aperto online… alle attività comunali.
La vittoria non è poi arrivata, ma il mio impegno è iniziato il giorno dopo col varo di ViviViagrande.net, e ci siamo accontentati (proprio come avrebbe fatto Bill Gates) di una “finestra” sulla nostra città.
Ho cominciato a pubblicizzarlo in ogni modo, trovando subito piacevoli accoglimenti e serio interesse.
Qualcuno, a dire il vero, ha anche voluto a tutti i costi sospettare un movimento di azione-reazione nei confronti dell’amministrazione vincente, come se alle mie spalle potesse esserci qualcun altro a manovrare le fila, come se non fosse “tutta farina del mio sacco“.
Ho avuto modo di dimostrare a tanti la falsità di questa affermazione, anche perchè (perdonate la mia presunzione) a nessuno dei “politicanti veri” era venuto in mente, né credo fosse stato capace, di mettere in piedi una “realtà virtuale” simile.
Qualcun altro allora (proprio per lo spirito di contraddizione che ci distingue) ha anche optato per l’idea che questo blog fosse “di parte“… ma dalla parte della nuova amministrazione, incitandomi piuttosto a scrivere contro, segnalandomi anche le cose più stupide ed inverosimili che secondo loro avrebbero potuto nuocere o comunque disturbare le attività consiliari.

In realtà, e molti di voi lo sanno benissimo, mi sono limitato a lasciarvi fare, rimanendo quanto più possibile dietro le quinte, a valutare semplicemente la necessità comune di pubblicare o meno un articolo.
Gli articoli sono passati quasi tutti, da chiunque provenissero, destra o sinistra, maggioranza o minoranza, a favore o contro l’amministrazione, ma solo se osservanti il rispetto della buona educazione, della diplomazia politica e soprattutto della verità.
E la verità non ha origini di destra o di sinistra, di sotto o di sopra, la verità è una cosa tangibile e non dobbiamo assolutamente arrabbiarci se qualcuno ce la fa notare, né tantomeno è giusto porgerla in maniera arrogante.
Mosso da questo indispensabile principio, ho così iniziato ad avere riscontri anche da chi all’inizio era un po’ titubante.

Tutto mi sarei però aspettato, tranne una partecipazione così forte.
Stiamo quasi per raggiungere le 20.000 visite totali (di cui 5.000 da IP unici), mentre abbiamo già superato di gran lunga le 200 visite totali giornaliere (di cui 50 da IP unici).
Per chi si intende di accessi web e contatori visite, si può veramente dire di aver stimolato gli intelletti di tantissime persone. Se 50 persone diverse al giorno decidono di visitare il nostro sito, è segno evidente dell’interesse che abbiamo loro trasmesso.

A raggiungere questo traguardo, però, non sono stato sicuramente da solo.
È stato difatti grazie alla partecipazione di persone veramente in gamba (e non faccio nomi, né provenienze politiche, perché la lista sarebbe veramente lunga) che questo blog si è così sviluppato in maniera tanto intelligente e costante, perché è grazie agli articoli presi un po’ in giro ed a quelli da noi stessi pubblicati, che abbiamo avuto modo di coinvolgere moltissimi cittadini in un dialogo che sicuramente può essere spunto di meditazione sui problemi che giornalmente ci attanagliano o sui piccoli desideri comuni che vorremmo veder realizzare.

Non è certo con la politica del disfattismo che si fa crescere un paese, anche se le ultime lezioni di politichese recitano versi diversi. Da anni assistiamo, a tutti i livelli, ad una politica del rinfacciamento… “hai sbagliato in questo… adesso la pagherai con l’impopolarità!“, senza mai avere un’idea alternativa o variante che potesse essere d’aiuto all’intera collettività.
Pensiamo solo a distruggere quanto da altri costruito, senza mai cercare un vero e proprio dialogo fortificante, andando a volte anche contro certi nostri princìpi pur di mantenere fede al nostro essere “bastian contrario”.

Molti di voi potranno certamente dire che quella che sto sognando è solo un’utopia, e me ne rendo conto, ma visto e considerato che diventa veramente difficile poter vedere realizzato questo sogno nella realtà, voglio continuare a sperare di poterlo realizzare in questa grande realtà virtuale che oggi è rappresentata dal “nuovo mondo” di internet, un mondo senza confini soprattutto intellettuali, dove molti di noi ragionano e dialogano in maniera del tutto nuova, dove la libertà d’espressione esiste ancora ed è sicuramente un po’ automitigata dal personale livello culturale e da quello degli interlocutori.

Continueremo quindi a scrivere nella speranza che, chi è preposto a governarci, possa… leggendo… trarne vantaggio per le proprie idee e per il bene della collettività, confidando anche in una loro diretta partecipazione, senza le remore di chi debba essere a tutti i costi criticato.

Mario Macrì

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