Giorno 2 agosto alle ore 18,30, si è tenuta la Conversazione Il tempo nella poesia, nella scienza e nella mente. Dinanzi ad un folto pubblico di amanti della cultura provenienti da varie parti della provincia di Catania, ha avuto luogo una suggestiva conversazione. L’incipit è stato dato da Alfio Patti, che ha regalato una suggestiva esecuzione in musica di un sonetto di Jacopo da Lentini che, già nel 1200, discettava sul tempo.
A seguire, lo psicologo Pasquale Musarra ci ha fatto entrare nella mente di chi, confinato in una clinica psichiatrica, scrive componimenti poetici su una visione del tempo che ripete i suoi momenti all’infinito, senza consecutio né correlazione causa-effetto, quindi l’ing. Adelfo Paternò Castello, ha parlato della definizione del tempo di Planck: un unicum tempo-spazio e, se è concessa la similitudine che il tempo minimo (Minuto/secondo) sia stato identificato con il battito del cuore umano, si può ipotizzare che il tempo minimo possa essere il battito del cuore dell’universo, il “respiro di Dio“.
La coordinatrice, Tiziana Iannotta, ha ipotizzato che il momento creativo, sia esso poetico, sia pittorico o musicale, avvenga in uno spazio-tempo di sospensione, nel quale l’autore vive un realtà “altra”, che sfugge il cronometro. Altre considerazioni sono state portate all’attenzione del pubblico, che ha partecipato con calore ed entusiasmo. Ancora una volta, la cultura è stata protagonista di un tempo estivo viagrandese.
Tiziana Iannotta