Santa Croce Camerina – La voracità del mare di Punta Secca non si arresta e ieri l’ennesimo episodio al limite ha segnato un altro pomeriggio di tensione nella frazione rivierasca. In sei si sono buttati in acqua per salvare due ragazzi che rischiavano la tragedia tra le acque di Montalbano. Un ventenne di Santa Croce Camerina, Angelo Sorati, si è fidato di quel lido che frequenta da sempre – nonostante il mare grosso – e si è concesso un tuffo, maschera al viso, per strozzare la calura di ieri pomeriggio. Ma la corrente lo ha colto alla sprovvista, sbattendolo oltre il limite e facendogli perdere il contatto con la riva. Prontamente, un suo coetaneo e amico si è affrettato in acqua per soccorrerlo. Ma la tensione e la furia delle onde hanno creato non poche difficoltà ad entrambi i giovani che sono rimasti paralizzati dalla paura. Due agenti della Polizia di Stato, l’assistente Daniele Macrì del 10° Reparto mobile di Catania e l’agente Andrea Luciano Grasso della Questura di Torino, si trovavano sull’arenile di Punta Secca per le ferie con le rispettive consorti, ma non hanno esitato neppure un istante e richiamati dalla folla di curiosi che man mano si è creata lungo la battigia hanno preso una tavoletta galleggiante e hanno tentato di fare il possibile per i due giovani. Ma la onde che, nel frattempo, continuavano ad imperversare non hanno risparmiato le energie dei quattro impegnati nella lotta contro le correnti. Nel frattempo gli amici dei due ragazzi in difficoltà hanno allertato l’assistente ai bagnanti di uno stabilimento balneare. Anche il bagnino ha dovuto fare i conti con le difficoltà del caso, ma nonostante tutto ha continuato a procedere con le operazioni di salvataggio. Anche tre ragazzi, l’appuntato del Comando dei Carabinieri di Licata Alessandro Mandarà, Benedetto Puglisi e Fabio Emmolo, hanno deciso di lasciare teli e ombrelloni e di dare una mano affidandosi alla loro esperienza, nella spiaggia che conoscono e frequentano da anni. Hanno preso una canoa adagiata lungo la spiaggia e, una remata dopo l’altra, hanno tentato di avvicinare il gruppo in difficoltà. La situazione si è definitivamente sbloccata quando un mezzo a mare della Protezione Civile ha provveduto ad aiutare i malcapitati ad avvicinarsi alla riva tra il fragore degli applausi della gente che ha seguito col fiato sospeso questa mezz’ora di paura. Dopo lo scampato pericolo i controlli del caso dei soccorritori hanno escluso ogni complicazione. “Frequento questa spiaggia da anni – riferisce Angelo Sorati – non mi sono allontanato più di tanto, al massimo poteva esserci un metro e mezzo d’acqua, ma la corrente mi ha colto di sorpresa. Ringrazio quanti si sono affrettati per salvarmi, ho passato davvero un brutto quarto d’ora. Ma per fortuna tutto è andato per il meglio”. Per il bagnino Alessio Cappello, un diciottenne di Taranto, quello di ieri è stato uno dei primi interventi a mare legati alla stagione appena iniziata. “Sono a Punta Secca da venerdì – racconta – è la terza estate che vengo a prestare servizio da queste parti. Prima però stavo al lido delle Anticaglie. Già sabato pomeriggio mi sono trovato in mare per le stesse urgenze, la corrente di questi giorni non lascia tregua”.
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