In riferimento alla lettera col titolo «Viagrande, San Mauro e le spese per la festa» (“Lo dico a La Sicilia” del 19 gennaio), pur condividendo, in linea di principio, quanto affermato mi corre obbligo puntualizzare quanto segue. L’Amministrazione da me rappresentata ha da sempre perseguito come obiettivo principale la cura dei bisogni primari della collettività amministrata anche a scapito della promozione di eventi e della realizzazione di opere che avrebbero dato senz’altro più visibilità e ciò anche quando, a causa della notoria crisi profonda che globalmente stiamo vivendo, tali bisogni sono aumentati a dismisura a fronte di una drastica riduzione delle risorse economiche su cui gli enti locali possono fare affidamento, situazione che per un Ente delle nostre dimensioni è molto difficile da gestire. Precisato ciò, questa amministrazione ha cercato di attuare gli inevitabili tagli seguendo una gerarchia di obiettivi al vertice della quale è sempre rimasta la solidarietà sociale non potendo, però, ignorare del tutto le altre esigenze della collettività, come quella di tramandare tradizioni fra le quali primeggia quella relativa alla festività del Santo Patrono che si trasmette da tempo immemorabile. Ma anche rispetto a tale tradizione devo evidenziare come questa amministrazione ha tenuto un comportamento accorto e consono al momento storico che stiamo vivendo. Infatti, fermo restando che un taglio drastico del contributo elargito da sempre al Comitato dei festeggiamenti avrebbe comportato la soppressione di tale importantissima tradizione che rappresenta per Viagrande uno dei momenti più importanti di coesione e solidarietà sociale volto a stimolare il senso di identità e di appartenenza alla Nostra Comunità, valore a mio modo di vedere ineliminabile, la sottoscritta, già fin dal primo anno del suo insediamento, ha ridotto gradualmente l’importo del contributo di oltre un quarto rispetto a quello già previsto nel 2003.
Si precisa peraltro, come lo scrivente ne è perfettamente a conoscenza, che il contributo, pur essendo essenziale ai fini dello svolgimento della manifestazione, rappresenta una piccola parte delle spese sostenute dal Comitato, spese finanziate dalle singole offerte dei cittadini devoti. Tenuto conto che il 2012, nell’ambito delle festività religiose, rappresenta l’anno giubilare è evidente come si è cercato di garantire lo svolgimento dell’importantissimo evento religioso contenendo al massimo le spese sopportate dal Comune, soprattutto anche alla luce di un altro fattore da non sottovalutare proprio in questo periodo di crisi e cioè l’importanza che l’evento riveste ai fini dei flussi turistici che senza dubbio hanno un riflesso positivo sull’economia locale che è imperniata sulla vocazione turistica del nostro Comune. Per finire e per rispondere al gentilissimo lettore di “La Sicilia”, ritengo che sia facile dall’esterno farsi portabandiera di istanze che senza dubbio possono essere astrattamente condivise dalla maggioranza, un po’ più difficile è gestire una realtà concreta rispettando e contemperando tutte le esigenze che tale comunità esprime.
DOTT.SSA VENERA CAVALLARO
sindaco di Viagrande
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