Viagrande. Dopo 5 anni il Comune consegna l’impianto all’Aurora, che potrebbe gestirlo direttamente.
Si riapre, dopo circa cinque anni, il campo sportivo «Francesco Russo», lo storico stadio di Viagrande, dalle cui tribune migliaia e migliaia di persone hanno assistito alle gare di calcio del Viagrande, della Viagrandese e di tante altre squadre dell’hinterland che hanno utilizzato la struttura sportiva di via Poio quando i campi sportivi dei propri Comuni erano chiusi.
Purtroppo, da allora, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta.
Il «Francesco Russo» è rimasto chiuso per lavori in corso a seguito di tutta una serie di intoppi burocratici che, alla fine, sono stati superati, permettendo all’assessore allo Sport e turismo, Rosario Cristaldi, di poter consegnare la struttura alla società di calcio Aurora Viagrande del presidente Emilio Romano, che potrà disputare il primo campionato di Eccellenza della gestione Romano.
Sapere di avere finalmente la disponibilità di una struttura significa poter affrontare tutti i campionati (dai pulcini sino all’Eccellenza) senza dover peregrinare da un campo all’altro della provincia per gli allenamenti e per le gare.
Ma c’è di più: è intenzione dell’assessore Cristaldi dare in gestione direttamente alla società Asd Aurora Viagrande l’intera struttura, con un’apposita convenzione da stipulare, in modo da alleggerire l’amministrazione comunale da responsabilità e costi, dando la possibilità ai dirigenti della società di poter disporre liberamente della struttura, gestendola con sistemi manageriali che potrebbero far incassare un po’ di soldi da investire per la squadra stessa o nella struttura.
Va considerato che l’impianto ha una capienza di circa 3.000 persone soltanto sulla tribuna coperta, senza contare la possibilità di realizzare gradoni nello spiazzo opposto a quello degli spogliatoi o una seconda tribuna di fronte a quella esistente.
Inoltre, l’impianto, dotato di tutte le misure di sicurezza (almeno così assicurano gli amministratori comunali), potrebbe ospitare spettacoli musicali a pagamento con discreti incassi per la società, senza contare che esiste anche un immobile da poter utilizzare per ospitare l’alloggio di un custode o per altri scopi.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 24 agosto 2008)