Un’illusione ottica? Un’allucinazione? Oppure una reale percezione di «strane» presenze che, poi, si è rivelata fallace? Lo strano episodio si è verificato ieri a Viagrande: un giovane che stava ritornando a Catania a bordo di una moto, dopo aver pranzato assieme a un nutrito gruppo di amici in una casa di Milo, giunto nella zona compresa tra la contrada Ponte e la contrada S. Vito, è stato attratto da un «oggetto» luminoso misterioso. Ha, quindi, bloccato immediatamente il mezzo a due ruote (avrebbe raccontato ai suoi amici che il motore della sua moto si è bloccato da solo, assieme a quelli di altre moto e altre autovetture che transitavano in quel momento) ed è rimasto scosso pensando di trovarsi davvero alla presenza di oggetti volanti non identificati.
Sia il giovane che i suoi amici hanno subito pensato a un Ufo ed è immediatamente partita una raffica di sms sui telefonini che, nel giro di pochi secondi, ha fatto il giro di mezza Sicilia. C’è chi giura di averlo fotografato, l’Ufo, che veleggiava silenziosamente nell’alto dei cieli sino a scomparire, per essere seguito, a distanza di qualche minuto, da un altro Ufo.
Naturalmente, la fantasia popolare dinanzi a queste affascinanti storie si accende, con quel che segue: la «visione» dell’Ufo, fra l’altro, sarebbe stata facilitata in qualche modo dal cielo terso del primo giorno del nuovo anno.
Ma in verità non si trattava di Ufo, bensì delle mongolfiere (realizzate da Carmelo Messina) lanciate in cielo, ieri pomeriggio, dalla piazza Chiesa Antica di Viagrande per festeggiare l’apertura della festa grande in onore di S. Mauro Abate, che si è poi svolta secondo programma con l’uscita dell’artistico fercolo dall’antica casa vara (sull’edificio vi è stata apposta, proprio ieri pomeriggio, una targa con su scritto «Casa vara») e il suo trasferimento nella Chiesa Madre, dove, in serata, mons. Giuseppe Malandrino, vescovo emerito di Noto, ha celebrato la Messa, aprendo ufficialmente le manifestazioni religiose che cadono nell’anno giubilare maurino.
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