È stato aggiornato il piano di sicurezza in caso di calamità naturali a San Giovanni la Punta. Seguendo le linee dettate dal Dipartimento regionale di Protezione Civile e dalla Prefettura di Catania, anche San Giovanni la Punta ha posto attenzione al rischio idrogeologico. «Nessun allarme per i cittadini puntesi, spiegano i volontari della Protezione Civile, perché all’interno del paese non esistono torrenti o fiumi, però abbiamo individuato quei nodi strategici che possono bloccarsi in caso di forte pioggia». Secondo uno studio tecnico, infatti, i cosiddetti punti di crisi sono in via Serbatoio, via Ravanusa e via Gabriele D’Annunzio. Lungo la via Serbatoio, infatti, a causa dell’acqua che scende da Viagrande, molte volte la strada diventa impraticabile con un elevato rischio idraulico-idrogeologico per i residenti e gli automobilisti. Stessa situazione in via Ravanusa, che a causa delle forti piogge diventa un lago artificiale. In via Gabriele D’Annunzio, invece, qualche giorno fa sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco per ripulire un tombino confinante con il territorio di Battiati. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Andrea Messina, nei giorni scorsi ha tempestivamente provveduto alla pulizia di tutte le caditoie presenti sul territorio puntese per cercare di prevenire una eventuale eccessiva pioggia. «Abbiamo chiesto un incontro con la Provincia e i sindaci di Battiati e Viagrande – spiega il comandante della polizia municipale, Roberto Cona – per cercare di risolvere il problema di via Serbatoio e D’Annunzio».