Chi lo ha detto che il teatro è una “cosa da grandi”? Ormai da decenni educatori, pedagogisti e studiosi della psicologia infantile ritengono che l’arte scenica possa rappresentare un eccellente strumento educativo e un’impareggiabile attività deputata a condurre per mano i più giovani lungo il delicato percorso della crescita psico – fisica. Si chiama “Fantasticamente … altro!” il progetto avviato dal Teatro degli Specchi e dedicato a tutti i bambini dai 9 ai 12 anni di età che intendano scoprire le emozioni e le suggestioni che solo un palcoscenico teatrale è in grado di offrire. “L’attività teatrale aiuta certamente i più piccoli a prendere piena coscienza di sé e del proprio corpo, a scoprire le proprie capacità, a riconoscere e superare i propri limiti, ad affrontare e superare ansie e paure – sottolinea il direttore Aldo Lo Castro – è nel magico “tempio” del teatro che il bambino può dare slancio e corpo alla fantasia, potenziando intuizione e creatività”. Le lezioni si svolgono al Teatro Tezzano di Catania, il lunedì e mercoledì pomeriggio. “La notevole forza aggregante del teatro conduce il bambino alla socializzazione, in modo consapevole e produttivo, per imparare a riconoscere se stesso in quanto individuo ma, allo stesso tempo, accordarsi e rapportarsi con gli altri componenti del gruppo – aggiunge il condirettore Marco Tringali – il nostro progetto si affida, principalmente, alle tecniche del gioco e dell’improvvisazione. Gli incontri sono suddivisi essenzialmente in due momenti, il primo prettamente ludico basato sul riscaldamento corporeo attraverso esercizi in musica, il secondo prevede, invece, una sequenza di esercizi in cui i bambini possono dare libero sfogo alla propria creatività improvvisando singolarmente e interagendo con i compagni. Durante gli incontri si svolgono, infatti, esercizi finalizzati alla conoscenza del corretto uso della voce e del corpo, giochi teatrali mirati al riconoscimento e alla valorizzazione della propria personalità, attività di educazione all’ascolto, approfondimento delle caratteristiche dei personaggi, memorizzazione delle parti da recitare, scelta di un testo da drammatizzare”. Crescono gli attori del futuro.