Quella relativa alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, si presentava come una seduta di routine del Consiglio comunale di Viagrande, visto fra l’altro che il numero legale è stato assicurato dai consiglieri di minoranza; invece, la seduta si è surriscaldata a tal punto che il presidente del Consiglio, Mimmo D’Agata, ha avvertito i componenti dell’assemblea che, dalla prossima seduta in poi, non sarà più ammesso «questo clima di piazza». Il consigliere di maggioranza Oscar Licciardello ha lasciato l’aula e per Nello Leone «questo Consiglio sembra un teatrino: mi viene voglia di alzarmi».
L’oggetto del contendere un debito di 13.800 euro che, fuori bilancio, è diventato di 18.400 euro. Il consigliere Billone si è chiesto: «Che bisogno c’è di arrivare al decreto ingiuntivo per pagare questi debiti fuori bilancio? E come sempre è colpa di nessuno». Gli ha risposto il capogruppo di minoranza, Salvatore Gambino: «Grazie al lavoro effettuato dal professionista al quale stiamo pagando questo debito è stato possibile portare avanti l’iter burocratico di Palazzo Partanna.
E’ la vita amministrativa che va avanti così, cosa facciamo? Vogliamo mandare gli atti alla Procura della Repubblica? Sarà compito della Corte dei Conti rispondere alle obiezioni del consigliere Billone». L’argomento è stato, poi, approvato con i 7 voti della maggioranza e le 4 astensioni dell’opposizione. Molti consiglieri sono andati via, però, con l’amaro in bocca.