LA MANNOIA IN SICILIA. L’artista romana domani a Palermo e giovedì a Zafferana Etnea.
«Gli italiani hanno il brutto difetto di dimenticare in fretta, soprattutto, quando si tratta di nomi validi».
La critica, dai toni pacati, certo, è mossa da Fiorella Mannoia, nel momento in cui le si chiede perchè ha scelto di “rispolverare” un vecchio (si fa per dire!) capolavoro del panorama della musica italiana come quello firmato da Sergio Endrigo, il brano “Io che amo solo te“.
«Se si può fare qualcosa – prosegue la cantante romana- per non far cadere nel dimenticatoio i nostri artisti è un bene. E’ nostro dovere, infatti, mantenere viva la loro memoria».
In tournèe in Italia, l’ex “stuntgirl” (nel mondo del cinema è stata controfigura di Monica Vitti) dai tratti simili alla “venere botticelliana,” sbarcherà in Sicilia con tre date, due imminenti: domani e giovedì ed una il mese prossimo.
Nell’Isola, non solo “orecchie spalancate” per guadagnare la melodica poesia dell’artista istriano scomparso tre anni fa, ma anche i grandi successi che hanno caratterizzato quelli che la stessa Mannoia ha definito :«i miei primi quarant’anni sul palco».
L’instancabile interprete dalla ricciuta chioma rossa e dagli occhioni verdi sarà ospite col suo nuovo tour “Canzoni nel tempo” (mosaico artistico di una carriera in ascesa) al teatro Verdura di Palermo, domani sera, ed all’anfiteatro comunale di Zafferana, il 21.
Il 2 settembre, poi, a Partanna (Trapani).
La cantante, amata non soltanto dal pubblico ma anche dalla critica (noti i premi assegnati a Fiorella Mannoia alla fine degli anni ottanta per l’interpretazione del brano: “Quello che le donne non dicono“), non si è fermata un istante da quando lo scorso 30 giugno da Reggia di Venaria Reale ha dato il via ufficiale ai lives italiani. L’interprete indiscutibile di: “Come si cambia“, datata 1987, scritta dall’amico di sempre Enrico Ruggeri, e lanciata dal festival sanremese, non teme concorrenza. Si parla già di pienoni per entrambi i concerti dove si attendono – fra gli innumerevoli successi -: “Le notti di maggio” (scritta appositamente per le sue corde vocali da Ivano Fossati), “I treni a vapore” e l’inedita versione di “Sally” di Vasco Rossi. Non è in scaletta sembra la gucciniana “Dio è morto“.
Molti già i fans che hanno acquistato i biglietti in prevendita.
«Non ci siamo mossi da Catania – dichiarano Marco ed Anna – per assistere al concerto ospitato a Zafferana. Vogliamo cantare a squarciagola insieme a lei – conclude la coppia di innamorati -».
Durante la sua carriera, Fiorella Mannoia ha cantato in molte lingue, tra cui: francese, spagnolo, portoghese, inglese, ed anche in napoletano. Alla lista, dopo Palermo e Zafferana, potrebbe aggiungersi il siciliano? Non è da escludere.
(font: La Sicilia – Agnese Virgillito, 19 agosto 2008)