Viagrande. Cenere rimossa, ma la spazzatrice non è dell'Ato

Dopo un’intera settimana di polemiche, proteste, mugugni da parte dei cittadini, ieri mattina finalmente è iniziato il lavoro di rimozione della cenere dell’Etna sul territorio comunale.
Cenere, fra l’altro, che proprio da ieri non viene più considerata un “rifiuto speciale“. Sull’argomento si è ingenerata confusione anche fra gli stessi assessori comunali. L’assessore Fabio La Rosa ci aveva assicurato che le ditte per rimuovere la cenere avrebbero iniziato il loro lavoro proprio giovedì mattina, mentre il vice sindaco Cristaldi, mercoledì mattina, ci aveva detto che ben due ditte avevano già iniziato il lavoro nella zona di via Cabanè. Mancato coordinamento fra assessori? Può darsi. In tutta questa confusione, sta emergendo il “giallo” della spazzatrice di proprietà del Comune di Viagrande, in gran spolvero quando non c’è stata l’emergenza cenere e scomparsa adesso che serviva. I cittadini, sulla vicenda, hanno costruito le ipotesi più inverosimili.
Abbiamo chiesto lumi sulla faccenda all’assessore all’Ecologia Fabio La Rosa. Dunque la spazzatrice del Comune di Viagrande è “passata” fra i beni dell’Ato Ambiente, fa sapere l’assessore La Rosa, con un contratto di comodato d’uso firmato dal precedente assessore locale all’Ecologia. Il tutto perché venisse assicurata la manutenzione dell’importante mezzo di pulizia da parte dell’Ato, visto che le casse del Comune sono sempre anemiche.
In questo momento la spazzatrice – è sempre l’assessore La Rosa a riferircelo – è chiusa in un garage poiché da parte dell’Ato Ambiente la caduta della cenere viene considerato un evento straordinario, la cenere materiale pericoloso e duro e pertanto a spazzolarla con la spazzatrice si sarebbero logorati cuscinetti e spazzole.
Chi dovrebbe, quindi, sborsare il denaro per il loro ricambio? L’Ato dice che le spese sarebbero a carico del Comune, visto che ci troviamo di fronte ad un evento straordinario. Il Comune non è d’accordo su questo. Morale della favola: la pulizia delle strade è iniziata con molto ritardo e con incarico a privati.
Il tutto costerà meno di uno o più ricambi di spazzole e cuscinetti in un mezzo di proprietà del Comune e dato in comodato d’uso all’Ato? Qualcuno, certo, dovrebbe poter leggere fra le varie comunicazioni che, assicura l’assessore La Rosa, si sono scambiate Ato e ufficio tecnico comunale.
Sulla questione interviene anche l’Ato, con una nota a firma del presidente di Aciambiente, Sergio Fontana: «La raccolta della cenere vulcanica – precisa – vista l’eccezionalità e la particolarità della stessa, non può essere considerata facente parte delle attività ordinarie previste dal capitolato; bisogna, inoltre, evidenziare la particolare tipologia del “rifiuto” che rende complesse le operazioni di recupero rischiando di creare gravi danni alla spazzatrice.
Questa Ato – conclude Fontana – è ancora in attesa di un impegno di spesa da parte del Comune di Viagrande per poter provvedere all’affidamento dei servizi aggiuntivi, con mezzi idonei, per la pulizia delle strade e delle piazze dalla cenere vulcanica».

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