Caccia all’«untore»: l’operazione scatterà da qui a qualche giorno su tutto il territorio di Viagrande, concordata tra l’amministrazione comunale e la polizia municipale e sulla quale hanno già preso accordi il sindaco Vera Cavallaro (nonostante l’infortunio che la tiene inchiodata a letto non smette un attimo di seguire le vicende del Comune) e il comandante della polizia municipale, Ernesto Pulvirenti.
L’operazione si rende necessaria per cercare di frenare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti d’ogni genere sulle strade del territorio comunale e in particolar modo sulle strade di periferia, come la via Poio, che però servono a collegare i Comuni pedemontani con l’autostrada e certamente i turisti non porteranno con sé ricordi piacevoli per quanto riguarda la pulizia delle strade.
Vere e proprie discariche formate da materiale in disuso d’ogni genere, tra cui vecchi frigoriferi, parti di arredamenti in disuso, tubi d’ogni genere e chi più ne ha più ne metta.
Ormai gli «untori» moderni non hanno alcun ritegno e – a quanto pare – non temono più niente e nessuno se è vero – come è vero – che, assieme ai rifiuti, abbandonano nelle pubbliche vie anche documenti di vario genere, comprese vecchie agende o taccuini con tanto di nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, appuntamenti con… sarti e barbieri eccetera.
La polizia municipale di Viagrande, attraverso queste agende e altri documenti abbandonati in fotocopia, ha convocato – o lo farà fra qualche giorno – un paio di persone per verificare come mai questo materiale con i loro dati identificativi sia finito nelle minidiscariche create sulle pubbliche vie.
Potrebbe essere l’inizio di un modo nuovo di gestire l’argomento in questione, che costa parecchi soldi ai cittadini: per eliminare le minidiscariche diffuse dappertutto, infatti, occorrono almeno 10mila euro a ogni tornata.
Da giovedì prossimo, fra l’altro, la polizia municipale di Viagrande dovrebbe avere a disposizione altri quattro vigili urbani provenienti dal Comune di Trecastagni grazie a un particolare protocollo d’intesa firmato fra i due Comuni limitrofi.
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