Nel bel mezzo della canicola di ieri gli abitanti della via Regina Elena improvvisamente hanno trovato l’ingresso dalla parte di via Garibaldi (piazza Gelsi) della loro strada chiusa con due birilli da segnaletica stradale e con due strisce poste in modo tale da non consentire nemmeno il passaggio pedonale se non dopo una serie di torsioni. Il primo che voleva transitare da quella strada resa improvvisamente intransitabile era un signore che per camminare si aiuta con un bastone. Chiede il motivo di quella improvvisa chiusura della via Regina Elena, ma nessuno ne sa niente. Ci adoperiamo chiamando il Comando della locale polizia municipale: nessuna risposta.
Ed intanto la gente di via Regina Elena, non sa come poter raggiungere le proprie abitazioni poiché la strada è a senso unico, cioè l’unico modo per percorrerla da via Garibaldi a via della Matrice è l’imbocco appunto da piazza Gelsi (via Garibaldi). Cos’era successo? Nessun avviso, nessuna spiegazione. Poi, dopo aver rintracciato i vigili urbani che sono immediatamente intervenuti si è scoperto che la strada era stata chiusa, infrangendo tutte le più elementari norme del buon senso, per consentire l’installazione della illuminazione artistica in vista della festa di S. Mauro della prima domenica di settembre. Ovvie le proteste della gente: «Così, senza avvisare nessuno?».
Ma non meravigliamoci: per le stesse operazioni qualche giorno fa è stato chiuso, improvvisamente, il traffico in piazza S. Mauro, proprio nella corsia che scorre davanti al Comando della polizia urbana. E la gente? Quella del luogo ha utilizzato l’altra corsia con tanto di senso proibito: i forestieri hanno fatto il giro da Scalatelli.
Cioè il giro di mezzo paese.
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