ARRIVEDERCI FIGLIA DEI FIORI… Good bye

03 Agosto 2011 – Oggi, l’ultimo saluto a Mariella Lo Giudice.

MARIELLA LO GIUDICE
Inizia la sua carriera all’età di dieci anni al Teatro Stabile di Catania, affettuosamente seguita da maestri quali Turi Ferro, Ida Carrara, Umberto Spadaro, Ave Ninchi. Negli anni a venire interpreta ruoli sempre più impegnativi fino a incontrare Franco Enriquez che la dirige in “Isabella comica gelosa” di Ruzante e “I vicerè” di De Roberto. Recita in “Il villaggio Stephanchicovo” di Dostoevskij per la regia di Fenoglio e in “La scuola delle mogli” di Molière regia di Quaglio. È diretta da Lamberto Puggelli in “Casa La Gloria” di Di Grado, “Cavalleria rusticana” di Verga, “Il giardino dei ciliegi” di Cecov e in “Corruzione a palazzo di giustizia” di Betti. È tra gli interpreti de “La lupa” di Verga regia di Pino Micol; “Zaira” diretta da Giancarlo Sbragia; “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello regia di Andrea Camilleri; “Stelle del firmamento” di Puig regia di Sandro Sequi; “Sole di Manfridi” regia di Walter Manfrè. L’incontro con Armando Pugliese ne “Il segno verde” di Rosso di San Secondo è determinante nella sua crescita professionale, confermandolo ne “La pelle” di Malaparte, “Le città del mondo” di Vittorini, “Goldoni e le sue sedici commedie nuove” di Ferrari. Recita in “Il birraio di Preston” di Camilleri per la regia di Giuseppe Di Pasquale, in “Retablo” di Consolo e in “Medea in diretta” di Albini per la regia di Daniela Ardini. Recita in “Molto rumore per nulla” di Shakespeare diretto da Guglielmo Ferro e in “Kirie” di Chiti, regia di Federico Magnano. Nella presente stagione è con il Teatro Stabile di Catania in “Il Maestro e Marta” di Filippo Arriva regia di Walter Pagliaro e “La lunga vita di Marianna Ucrìa” di Dacia Maraini regia di Lamberto Puggelli. Molto intensa la sua attività televisiva. Ha recitato in “Nuovo cinema Paradiso” di Tornatore e Zuppa di pesce di Infascelli. Ma la sua vera e grande passione rimane il teatro; ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali, una “Venere d’argento”, un “Poliremo d’argento”, un “Premio Brancati”, una “Giara d’argento” e un “Premio Vittorini”, ma il vero premio, lei dice è continuare, sera dopo sera ad incontrare il suo pubblico tra le tavole di un palcoscenico.
Mariella muore a Catania il 31 luglio 2011 dopo aver combattuto per sei lunghi anni contro un male incurabile.

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