Il sindaco Messina. «Protesteremo energicamente con l’Acoset». Per una autobotte sei giorni d’attesa.
«Benvenuti a Trecastagni, il paese dove d’estate l’acqua non c’è». L’amministrazione vista l’emergenza di questi giorni farebbe bene ogni anno in prossimità delle vacanze a sostituire la segnaletica, quantomeno per avvisare i malcapitati villeggianti che intendono trascorrere qualche settimana di relax nel paesino pedemontano. Purtroppo a Trecastagni, puntualmente, ogni estate fioccano le proteste a causa della gravissima carenza idrica e l’arrivo dei «proprietari di seconde case» aggrava una situazione già precaria in partenza. D’altronde è inutile girare intorno a un problema che è ormai saputo e risaputo. L’Acoset, l’azienda che gestisce il servizio per conto dei comuni pedemontani, nonostante i numerosi interventi effettuati in queste ultime settimane (si dice in paese che siano stati spesi 100 mila euro, un peccato visti finora i risultati) non è riuscita a rendere efficiente il rifornimento idrico di alcuni quartieri, mandando su tutte le furie centinaia di famiglie che da giorni sono «a secco». A confermare la grave carenza di queste ultime ore c’è la continua processione di cittadini nella segreteria del sindaco e le continue chiamate al numero di telefono messo a disposizione dal primo cittadino, Pippo Messina, per gestire il servizio autobotti. Una centralinista fa quello che può per calmare gl animi, ma le richieste di autobotti sono continue, soltanto ieri sono state oltre sessanta. L’Acoset vista l’emergenza ha messo a disposizione di Trecastagni una seconda autobotte, ma al termine del turno queste riescono a malapena a soddisfare 15 famiglie. Le altre devono attendere il giorno seguente, e le attese oscillano tra i 5 e i 6 giorni. Una eternità in questo periodo di caldo asfissiante. E la protesta sale sempre di più, al punto tale che ieri il sindaco Messina ha annunciato azioni decise nei confronti dell’Acoset.
«La gente ha ragione – ha dichiarato – e io come primo cittadino devo dare le risposte». Il sindaco non ha aggiunto altro, ma è chiaro che intende chiedere alla presidenza dell’azienda idrica un intervento risolutivo in tempi brevi.
Dall’Acoset giunge la conferma che il pozzo Muri Antichi, dopo giorni e giorni di continui guasti è finalmente entrato a regime e «preleva» 90 litri/sec., un’erogazione record. Ma la notizia tra i cittadini è stata accolta con stizza. Per tutti vale la dichiarazione di un utente: «Sono anni che le giustificazioni sono sempre le stesse. Sembra la favola del «al lupo al lupo…». Anche se la notizia fosse vera nessuno ci crederebbe più…».
(font: La Sicilia – Giuseppe Bonaccorsi, 09 agosto 2008)