THOLOS PROGETTI
STUDIO DI ARCHITETTURA
URBANISTICA E DESIGN
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(DOTT. PAOLO ARCH. FARO)
Al Signor Sindaco del Comune di Viagrande
Al Presidente del Consiglio
Al Segretario Comunale
All’assessore ai Lavori Pubblici
Alla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Catania
Dopo aver completato i lavori di rifacimento della piazza di S. Biagio Borgo Viscalori, allora la scelta dell’amministrazione Comunale era di utilizzare il cotto siciliano per la pavimentazione della suddetta piazza, contrariamente a tutte le piazze di Viagrande lastricate tutte in pietra lavica e pietra bianca di Siracusa o di Comiso lavorata, come il sagrato della chiesa madre e la piazza S. Mauro, tanto per citare un esempio, l’Amministrazione Comunale continua a non saper valutare, tecnicamente ed architettonicamente, la scelta dei materiali più consoni alle Opere Pubbliche da ristrutturare.
Oggi il sottoscritto, nella sua qualità prima di cittadino Viagrandese Doc, e poi come Architetto e tecnico operante nel territorio di Viagrande e della Provincia di Catania da libero professionista, venuto a conoscenza che nei giorni scorsi, sono iniziati dei cantieri nel territorio di Viagrande, ha ritenuto opportuno intervenire professionalmente e tecnicamente sui cantieri della villa Comunale per il rifacimento e messa in sicurezza della pavimentazione dei viali della zona centrale dove si trova collocata la fontana a forma circolare e dalle aiuole, del 1° e 2° stralcio del progetto approvato con D. R. S. N° 603 del 24/11/2010, e sul rifacimento del viale centrale e dell’ingresso del Cimitero Comunale nella zona Monumentale con progetto approvato con D. R. S. N° 605 del 24/11/2010.
Il sottoscritto espone alle SS. LL., che leggono in epigrafe, quanto segue:
ancora una volta la scelta da parte di codesta amministrazione di utilizzare il cotto siciliano per la pavimentazione della villa Comunale e del viale centrale del cimitero Monumentale è quantomeno discutibile, come é altrettanto discutibile la scelta di fare eseguire questi tre interventi citati sopra con dei cantieri non avendo personale specializzato al seguito: è risaputo infatti, che il personale ingaggiato é costituito da persone , si pensa bisognose che si devono guadagnare qualche Euro per sopravvivere, infatti troviamo casalinghe, studenti, mamme e gente senza lavoro che utilizzano i cantieri come ammortizzatori sociali, con i soldi dati da un Decreto della Regione Siciliana, ma non adatti per fare determinati lavori.
Per realizzare le suddette opere occorrono maestranze e operai specializzati con tanta esperienza lavorativa data l’importanza e la responsabilità che si deve avere in questi cantieri di lavoro per completare queste due Opere pubbliche come la villa Comunale che, per Viagrande, rimane un fiore all’occhiello per i molti visitatori che si hanno soprattutto nel periodo della primavera e dell’estate, come il Cimitero Monumentale fatto realizzare dall’allora Sindaco Dott. Mirone, progettato e realizzato dall’Architetto Grasso, anche questa struttura invidiata dagli abitanti dei paesi limitrofi.
Mi dispiace sottolineare ancora una volta, come non si sia tenuto conto del processo culturale e architettonico che ha accompagnato la crescita del nostro paese, soprattutto nella formazione e costruzione architettonica dei vari quartieri e del centro storico del paese, per la formazione e la pavimentazione nel tempo di tutte le piazze realizzate con mattonelle in pietra lavica della zona, non evidenziando e non curando «l’importanza di sinergie fra idee architettoniche del luogo, professionalità progettuale, cultura e conoscenza dei materiali e azioni che, se ben coordinate avrebbero dato un diverso risultato di una bellezza e di uno splendore a completamento delle due opere citate sopra».
Inoltre sottolineo una scarsa conoscenza dello studio e della cultura dei centri storici, azioni che, se ben coordinate danno un’immagine diversa nel pavimentare con mattonelle di pietra lavica e pietra bianca di Siracusa o di Comiso con qualche figura a moduli geometrici la villa Comunale e soprattutto il viale centrale del cimitero monumentale.
La mia professionalità, la mia affezione, la mia stima, il mio impegno che ho per il mio paese è un “fatto di cultura” e di conoscenza, perché mi induce ad apprezzare e difendere la storia, i luoghi e le opere simbolo del centro storico e del proprio territorio tutto per il suo immenso e unico patrimonio culturale e artistico e di contrasto degli elementi architettonici che i nostri avi hanno costruito nel tempo e che si dovrebbero salvaguardare.
Secondo me, l’attuale Amministrazione Comunale, prima di presentare dei progetti tendenti ad ottenere il recupero e la ristrutturazione delle opere pubbliche, beni di tutti, si dovrebbe mettere a studiare attraverso un lavoro di sinergia coinvolgendo uno staff. Tecnico multidisciplinare (Architetti, Ingegneri, Geologi e Geometri ) del proprio paese a Viagrande, invece di avere sempre un atteggiamento passivo nei loro confronti.
Mi sento di non condividere la scelta progettuale adottata da parte dell’ufficio tecnico Comunale e l’attuale Amministrazione con la presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici di fare utilizzare la pavimentazione in cotto siciliano per giunta quello scadente e non trattato, scelta non condivisibile dato che il materiale è, per sua stessa natura, poco resistente agli urti e alle variazioni climatiche, e alla copertura vegetale delle piante che circondano i vialetti e le aiuole, con molte zone d’ombra nel periodo invernale. Inoltre la suddetta pavimentazione secondo me, è soggetta a facile rottura, in quanto il minimo spessore delle mattonelle a contatto con spinta delle radici degli alberi a grosso fusto presenti in tutte le aiuole, e che si presentano nell’ampia superficie sotto il massetto dei vialetti da pavimentare con il cotto, inoltre nella parte calpestabile delle mattonelle si viene a formare un manto di Sali di salnitro o delle muffe di colore Bianco sporco.
Pertanto alla luce della mia lunga esperienza professionale e la conoscenza dei materiali che si trovano nella nostra zona consiglierei l’utilizzo di mattonelle di forma quadrata tipo un 25 x 25 in pietra lavica bocciardata dallo spessore non inferiore ai 3 centimetri in modo da resistere alle sollecitazioni e alla spinta delle radici e in più, materiale molto resistente a qualsiasi intemperie e dalla lunga durata nel tempo.
Facendo inoltre una piccola riflessione dei lavori di rifacimento del viale centrale del Cimitero nella zona monumentale e dell’ingresso il mio pensiero cambia in modo preoccupante dove si trovano tombe monumenti e cappelle di pregio architettonico realizzate nel tempo da maestranze ben conosciute nella Provincia di Catania, alcune realizzate in pietra di Siracusa come il monumento funerario posto all’ingresso del viale, realizzato con scultura a tutto tondo, rappresentando la figura del discobolo seduto con un martello nel braccio facendo vedere tutta la sua forza nella muscolatura e la spinta nel tenere il proprio attrezzo dopo aver realizzato la sua opera, come altri monumenti realizzati con sculture in marmo bianco di Carrara, altri ancora scolpiti a mano da maestri del luogo e delle cappelle realizzate in stile classico con ornamenti e sculture monumentale il tutto in uno stato di conservazione buono, rendendo un aspetto gradevole con cui oggi si mostra a quanti visitano e vanno a trovare i loro congiunti.
Mi chiedo ancora oggi come mai l’attuale amministrazione invece di andare a ristrutturare il viale monumentale che era in ottimo stato di conservazione e con una pendenza realizzata a suo tempo perfetta, oggi rischia una non perfetta realizzazione con la scadente maestranza nei gruppi lavorativi dei cantieri, lavoratori non adatti per questi tipi di interventi come la zona monumentale del citato cimitero.
Inoltre il sottoscritto fa notare come mai l’attuale amministrazione e l’assessore ai servizi cimiteriali vedono e non si chiedono che fuori il cimitero ben visibile alla vista di tutti ed esattamente lungo il muro perimetrale longitudinale di cinta esterno attaccato all’ingresso principale del prospetto Monumentale di rara bellezza architettonica, vediamo il muro di cinta in uno stato di immagine sgradevole, obsoleto e vergognoso alla vista di chi si reca al cimitero, inoltre si rende pericoloso per i cittadini perché nella parte bassa del muro realizzato in c.a. vi sono ancora oggi i tondini in ferro arruginito o 16 piegati e lasciati fuori dalla carpenteria. Non era il caso con i cantieri, di completare l’attuale muro in modo da dare un’altra immagine prospettica e architettonica ? Non é il caso di realizzare un muro di cinta al posto dell’attuale ringhiera del cimitero che costeggia la via Aniante che porta ad Aci Bonaccorsi e dove dovrà essere collocato il bruttissimo e famoso ponte, sperando che avvenga qualche miracolo dal cielo in modo che quest’altra opera che dovrebbe unire i due cimiteri non venga mai realizzata per l’impatto ambientale che si ha, ritornando al muro di cinta sormontato dalla ringhiera in ferro, chi viaggia nei due sensi di marcia con la propria autovettura con a bordo i propri bambini oppure anziani non si devono trovare a vedere di giorno le tombe a terra i loculi e le cappelle, mentre la sera si assiste ad un altro spettacolo con la veduta delle lampade votive accese, dando un’immagine molto triste, allora proporrei la realizzazione di un muro di cinta alto in sostituzione dell’attuale ringhiera in ferro in modo da non vedere questo scenario all’aperto per rispetto dei defunti e dei nostri cari che devono riposare in pace, e che non siamo a passeggiare in via Etnea o al teatro per vedere questo tipo di scenario.
Inoltre mi permetto di segnalare, che con questi cantieri si poteva mettere in sicurezza la via Chiuzza che si trova in questo momento in uno stato di abbandono totale, il rifacimento dei marciapiedi della via G. Garibaldi. Quanto esposto finora sta ad indicare l’attenzione con cui detti cantieri sono stati seguiti da parte del sottoscritto che oggi si fa carico nei confronti di codesta amministrazione di mostrare le proprie perplessità, nonché quella di molti abitanti e cittadini Viagrandesi che vogliono bene il proprio paese natìo, sulla qualità di maestranze nel rifare queste due opere con i cantieri dato che queste strutture sono il fiore all’occhiello d’immagine del nostro paese. Tale utilizzo del cotto siciliano oltre i difetti summenzionati verrebbe a creare uno stridente contrasto cromatico dell’ingresso della villa e delle aiuole realizzate all’esterno in pietra lavica e di tutte le piazze del paese realizzate nel tempo tutte in pietra lavica e dei monumenti, chiese, loggia Comunale e altro, da rendere l’insieme una bruttura tale che verrà ricordata nel tempo, come il frutto di interessi altri che non la bellezza dei due posti o quantomeno di valutazioni fatte con premura e con molta superficialità.
Si invitano pertanto sia l’assessore ai lavori pubblici, già da me informato dei fatti, e a mio parere dandomi ragione, nonché il responsabile del RUP dei cantieri, il Sindaco e l’ufficio tecnico del Comune di Viagrande, oltre la Sovrintendenza ai Beni Culturali Ed Ambientali di Catania, che mi legge per conoscenza, a volere adottare tutti gli atti necessari ad impedire che vengano realizzati questi progetti di cantiere di lavoro di pavimentazione dei viali alberati della villa Comunale e del viale centrale e dell’ingresso del Cimitero Monumentale, volendosi indirizzare per un progetto più tradizionale, se così si può dire, che si provveda all’utilizzo di materiale lavico abbinato a qualche forma geometrica lineare di pietra bianca di Comiso o di Siracusa, per creare quel contrasto cromatico e architettonico da evidenziare e creare un contrasto armonico di come si presenta il paese.
Non è dato capire come mai, contrariamente alla realizzazione di tutte le piazze e luoghi all’aperto, compresa l’anti villa, lastricate tutte in pietra lavica con vari disegni geometrici di contrasto, proprio per il Cimitero Monumentale e per la villa comunale si è voluto adottare con molta superficialità la scelta sin qui contestata da tutti i cittadini di Viagrande.
(Dott. Paolo Arch. Faro)