Ieri pomeriggio, alle ore 19, nei locali dell’ORA Hotel di Viagrande, il Prof. Alfio Stefano Di Mauro, dopo i saluti del Presidente della Pro Loco, Antonino Cucinotta, con l’introduzione di Paolo Licciardello, ha tenuto una dotta conversazione sulla poesia dialettale nel periodo a cavallo delle due guerre. Dopo aver inquadrato storicamente l’attività degli autori siciliani, da Verga a De Roberto, da Pirandello a Martoglio, da Mario Rapisardi a Guglielmino, è su quest’ultimo che il prof. Di Mauro ha incentrato la conversazione e sulla sua produzione poetica. La lettura delle poesie di Guglielmino ci ha fatto penetrare nel dotto mondo di uno scrittore che non nasce poeta, ma che alla poesia, colta, in lingua siciliana perviene attraverso lo studio dei classici.
La sua poetica ricalca infatti la metrica e lo stile epigrammatico di Archiloco, come ha notato la coordinatrice del cenacolo culturale A.Aniante, Tiziana Iannotta, tesi condivisa e sostenuta dallo stesso prof. Di Mauro, che ha inoltre aggiunto come la poetica del Guglielmino non fosse poetica dialettale bensì in dialetto, dimostrando così l’imprinting della grecità trasferito nella lingua colta siciliana.
Poi la conversazione è proseguita all’insegna dell’amarcord fra Paolo Licciardello, il prof. Di Mauro e alcuni dei presenti, provenienti sia da Aci Bonaccorsi sia da Viagrande, che, tra l’altro, hanno chiesto al Sindaco di cambiare denominazione all’attuale via Aniante, per darle il nome di via dell’Annunziata, in ricordo della Chiesa che sorgeva all’incrocio.
Il Sindaco di Viagrande, d.ssa Vera Cavallaro, il Vice Sindaco, Rosario Cristaldi e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Dr. Santo Rapisarda hanno partecipato con interesse ed interventi alla conversazione.
Il Sindaco ha anche ringraziato il Cenacolo culturale A. Aniante per la continua attività culturale e si è impegnata a ricordare con delle icone i siti di Viagrande su cui insistevano chiese ora scomparse, quella dell’Annunziata e quella della Madonna dell’Indirizzo, oltre che intitolare la villa comunale all’illustre Antonio Aniante, come richiesto dal cenacolo.
La serata si è conclusa con la certezza di essere stati arricchiti di nuove conoscenze, nella consapevolezza che la cultura, l’arte e la bellezza salveranno il mondo.
Tiziana Iannotta