L’Etna trema

Il sindaco di Catania vieta la circolazione dei mezzi a due ruote e ordina la riduzione della velocità per le automobili

Pochi giorni dopo la ripresa dell’attività stromboliana dal cratere posto sul fianco orientale del cono del Cratere di Sud-Est, un nuovo episodio parossistico è avvenuto nel pomeriggio del 9 luglio 2011. Si tratta del quinto episodio di questo tipo dall’inizio del 2011; questo è stato più breve dei precedenti ma ha prodotto ricadute di cenere e lapilli nel settore più densamente popolato dell’Etna fino a Catania.

Dal 4 al 7 luglio, il cratere attivo è stato sede di una debole attività stromboliana, che a partire dalla serata del giorno 7 è gradualmente aumentata; tale aumento è stato accompagnato da un lento incremento nell’ampiezza del tremore vulcanico. All’interno del cratere si sono formati dei piccoli coni piroclastici. Il mattino successivo si è registrato un incremento sia dell’intensità e frequenza delle esplosioni sia dell’ampiezza del tremore. Nelle ore successive si è osservata una netta accelerazione, facendo pensare che fosse imminente un nuovo episodio parossistico. Poco dopo le ore 06:00 GMT, invece, il tremore è rapidamente sceso e l’attività stromboliana è del tutto cessata.

Nel mattino del 9 luglio si è registrata una ripresa dell’attività stromboliana e l’ampiezza del tremore vulcanico è andata crescendo repentinamente. Poco dopo le ore 12:00 GMT una colata di lava ha superato l’orlo orientale del cratere, seguendo lo stesso percorso delle colate emesse nei parossismi precedenti. Alle ore 13:45 GMT si è osservato l’inizio di attività di fontana di lava, che è stata accompagnata dalla generazione di una densa colonna eruttiva alta diversi chilometri. La nube eruttiva, carica di cenere vulcanica, si è espansa verso sud e sud-est, causando la ricaduta di cenere in tutta la fascia popolata fra Nicolosi e Catania a sud, e Trecastagni, Viagrande ed Acireale ad est. L’attività parossistica è durata poco più di un’ora, alimentando una colata lavica in direzione della Valle del Bove e generando una forte emissione di materiale piroclastico. Poco dopo le ore 15:30 si è registrata una rapida diminuzione dell’attività e l’ampiezza del tremore vulcanico è progressivamente scesa sui livelli bassi pre-eruttivi. E’ da segnalare come durante la fase iniziale dell’attività parossistica alle ore 13:41 GMT dalla Bocca Nuova si sia generata una forte esplosione accompagnata da una intensa emissione di cenere”.

E’ il resoconto aggiornato a ieri, 9 luglio, del monitoraggio dell’attività dell’Etna eseguito dalla sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

L’attività stromboliana– spiegano gli esperti dell’INGV di Catania- consiste nell’espulsione, con cadenza spesso ritmica, di brandelli di magma incandescente (bombe, lapilli e ceneri) fino ad altezze da pochi a centinaia di metri.
L’attività stromboliana prende il nome dal vulcano Stromboli, dove si verifica quasi ininterrottamente da epoca Romana, ed è la più comune attività esplosiva sia dell’Etna che degli altri vulcani basaltici nel mondo (esempio Hawaii)”.

Per proteggere la popolazione dalle conseguenze, il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, ha emesso un’ordinanza con cui vieta, temporaneamente, la circolazione dei mezzi a due ruote (cicli e motocicli), imponendo la riduzione della velocità di percorrenza delle automobili e degli autocarri a 30 Km orari come limite massimo in tutte le strade del territorio comunale.
Ai cittadini è ordinato di depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità dei cassonetti utilizzati normalmente per il conferimento dei rifiuti.
All’alba, è scattata l’operazione di pulizia straordinaria della città con l’impiego di personale aggiuntivo e di mezzi speciali per rimuovere l’ingente quantità di cenere vulcanica caduta sulle strade e sui marciapiedi.

Nella foto: colonna eruttiva emessa dal cratere posto sul versante orientale del cono del Cratere di Sud-Est, ripresa dalla strada che porta da Nicolosi alla stazione turistica Etna sud, alle ore 14:28 GMT del 9 luglio 2011. Il cono a destra è la Montagnola, mentre il cono verde a sinistra è il Monte Vetore. Foto ripresa da Boris Behncke, INGV-Catania

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