In riferimento a quanto riportato su questo giornale in relazione alla manifestazione “Viscalori in fiore“, svoltasi il 21 e 22 maggio, mi preme sottolineare alcuni punti e lo faccio, a distanza di tempo, proprio perché le mie parole non venissero inficiate dall’amarezza di constatare come, a volte, la buona volontà di chi organizza e l’acclarata riuscita di una manifestazione possano essere mortificate da un’informazione parziale e lacunosa. Quello che segue, risponde solo a ragioni dettate dall’amore per la verità e senza alcuna polemica. Tranne il titolo, che non ha potuto esimersi dall’evidenziare che, comunque, c’è stato un boom di presenze, l’andamento di tutto il pezzo andava a sottolineare tutti quegli aspetti negativi che, mi si permetta, sono fisiologici nell’organizzazione di una manifestazione organizzata all’aperto e di tale portata, tra l’altro.
Mi riferisco al maltempo, in primo luogo, che ci ha penalizzati ma non impedito di mantenere fede agli impegni presi con noi stessi, con la popolazione viagrandese, con i tanti standisti che ci hanno onorato della loro partecipazione e con i tantissimi (migliaia… è bene ricordarlo!) visitatori che non si sono fatti scoraggiare dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli. Come sempre, “Viscalori in fiore” è riuscita a coniugare qualità e quantità. Mi sarebbe piaciuto che venisse evidenziata la realtà e cioè che l’organizzazione (composta, è bene sottolinearlo, da volontari ed abitanti del borgo che, per svariati mesi, trascurano i propri impegni familiari, donandosi anima e corpo alla “causa“) ha fatto centro ancora una volta. A riprova ne è che, come avvenuto in altre occasioni, gli organizzatori sono stati contattati da amministratori di Comuni viciniori a Viagrande e sollecitati ad organizzare eventi simili altrove. Va da sé, ma è bene ribadirlo, che le proposte sono state garbatamente eluse perché “Viscalori in fiore” è organizzata da un gruppo di volenterosi che hanno l’unico scopo di valorizzare un territorio che amano e lo fanno con entusiasmo (questo sconosciuto!), abnegazione, amore e senza scopo di lucro, prendendosi i rischi che ne possono derivare. Anche da un punto di vista economico. Certo, nel mettere in moto una macchina organizzativa del genere, possono incontrarsi i malumori di chi ritiene di sentirsi “prigioniero” in casa perché ha bisogno di munirsi di pass di transito per raggiungere la propria abitazione (e che sarà mai!), di chi non ama la confusione ma… si sa… non si può essere tutti contenti anche se il Corpo dei Vigili Urbani e la Protezione Civile di Viagrande nonché la Polizia Europea hanno svolto, come sempre, un impeccabile servizio di controllo del traffico per cui tutto si è svolto nella massima tranquillità.
Quest’anno così come negli anni passati quando Viscalori è stata presa d’assalto da una quantità maggiore di visitatori. Certo, si è registrato anche qualche malumore, fisiologico, tra alcuni standisti che scoraggiati dal maltempo hanno deciso di abbandonare i propri stand penalizzandosi rispetto a chi ha resistito, in un clima di goliardia e di sana allegria, nonostante il freddo pungente… la pioggia ed il vento, venendo ripagati, anche da un punto di vista commerciale, dai tantissimi visitatori che hanno affollato le strade del suggestivo borgo, la domenica pomeriggio. “Viscalori in fiore“, alla cui guida si sono succeduti vari e genuini “amanti” del borgo, ha sempre avuto un solo scopo… valorizzare e far conoscere un territorio dalle peculiarità paesaggistiche ed architettoniche uniche ed una sola molla… l’amore per il proprio territorio. Sentimenti comuni ai viagrandesi di nascita come a quelli d’adozione che siamo tantissimi. Questo mi sarei aspettata di leggere, non di qualche malumore legato ad episodi sporadici dettati da nervosismo… episodi, comunque, brillantemente superati.
Per chiudere, vorrei sottolineare come, da più parti, sia stato chiesto di reiterate l’iniziativa da qui a breve anche se in tono minore. Tantissime le pressioni. L’organizzazione, controvoglia, proprio per mantenere alto lo standard qualitativo cui è abituata, ha soprasseduto dando l’appuntamento all’anno prossimo… edizione 2012 scevra, si spera, da critiche che non hanno costrutto tanto più che, come in questo caso, la buona volontà di comuni cittadini dimostra di sapersi sostituire egregiamente all’intervento, il più delle volte manchevole degli enti territoriali deputati a farlo e non mi riferisco, certamente, al Comune di Viagrande, da sempre vicino all’organizzazione. Ma questa è un’altra storia…
Grata per lo spazio concesso e certa della buonafede del redattore dell’articolo, invito tutti i lettori a visitare Viagrande e lo splendido borgo di Viscalori.
Silvia Ventimiglia
socia (entusiasta) dell’Associazione Culturale “Amici del borgo Viscalori“