C’è l’incapacità di ascoltare chi conosce bene il settore colpito.
“La segreteria nazionale Uil Fpl è particolarmente attenta ai problemi di Catania, una città che innanzitutto soffre il problema della latitanza del sindaco. Si interessa probabilmente di altro, mentre dovrebbe prestare più attenzione al personale impegnato a svolgere con diligenza, attenzione e soprattutto con grande sacrificio un lavoro che andrebbe meglio coordinato e valorizzato dalla politica“.
Questo uno dei passaggi dell’intervento di Giovanni Torluccio, il segretario generale della Uil Fpl-Federazione poteri locali che ieri ha presieduto nella sala convegni del Csr di Viagrande al direttivo dell’organizzazione sindacale catanese, guidata da Stefano Passarello. Presenti anche il segretario regionale Uil Fpl Enzo Tango e il rappresentante della segreteria nazionale della Uil Medici, Fortunato Parisi.
Da Giovanni Torluccio è venuto pure un richiamo alla situazione delle strutture sanitarie catanesi “che a causa dei piani regionali di rientro stanno risentendo di gravi disservizi provocati, tra l’altro, dalla mancanza di confronto con i lavoratori, dall’incapacità di ascoltare le ragioni di chi conosce meglio degli altri i problemi della sanità“.
Il segretario nazionale ha, altresì, ricordato come “Catania possa vantare esperienze ospedaliere di riferimento per la Regione e fors’anche extraregionali, penalizzate da tagli indiscriminati che non tengono conto dell’efficienza e dell’efficacia di queste strutture e che solo per esigenze di cassa mettono in discussione professionalità e capacità organizzative di eccellenza“. “Così – ha esclamato Torluccio – si penalizzano i lavoratori e, soprattutto, non si danno risposte alle esigenze della gente“.
Il leader nazionale della Uil Fpl ha concluso manifestando “la sensazione che in Italia stanno crescendo tanti piccoli dittatori smaniosi di gestire la cosa pubblica come se fosse privata, in maniera personalistica, ma bisogna loro ricordare che enti locali e aziende sanitarie sono amministrati con i soldi dei cittadini“.
Il segretario provinciale della Uil Fpl, Stefano Passarello, ha denunciato “lo sfruttamento del personale nelle aziende sanitarie e il disagio crescente dei cittadini“. Passarello ha spiegato: “Inevitabile che si creino disservizi in aree ad altissima densità di popolazione, come quella dell’ospedale Vittorio Emanuele, se si chiudono reparti di primaria importanza come la sala operatoria dell’Otorinolaringoiatria. Il risparmio è un conto, penalizzare l’utenza è un altro conto. Ribadiamo, peraltro, la nostra protesta per le lacune di organico, particolarmente allarmante adesso che si avvicina il periodo estivo e che bisognerebbe potenziare i Pronto soccorsi.
Grazie alle documentate segnalazioni di carenze fatte negli anni passati dalla Uil Fpl, qualcosa s’è mosso. Ma non basta“. Il segretario provinciale ha, infine, parlato delle difficili relazioni sindacali al Comune di Catania: “Noi aspettiamo ancora che il sindaco ascolti le organizzazioni dei lavoratori. Vorremmo, per esempio, ricordargli che non serve alla sicurezza dei cittadini mantenere un corpo di Polizia municipale dimezzato. I vigili dovrebbero essere mille, sono invece 500!“.