«Tornare a Tokyo? Perché no, anche subito»

Viagrande. Rientrati gli studenti universitari che hanno vissuto il sisma in Giappone. «Non abbiamo corso pericoli».


E’ atterrato con circa mezzora di ritardo il volo Alitalia che ha riportato a Catania gli otto studenti universitari (età media 24 anni) in gita a Tokyo durante il terribile terremoto che ha provocato morte e distruzione nel Giappone. Poi, nonostante l’ansia e la voglia di riabbracciarli da parte dei parenti che li attendevano all’aeroporto di Fontanarossa, hanno dovuto attendere un’altra buona mezzora per il disbrigo delle pratiche burocratiche.
Secondo i parenti in attesa, il ritardo degli otto studenti, probabilmente, derivava dal fatto che erano stati sottoposti al controllo per il pericolo sulla radioattività, considerate le notizie diffuse dagli organi di informazione.
«Nessun controllo né all’aeroporto Narita di Tokio, né a Fiumicino né a Catania – ha detto Dario Finocchiaro – insomma tanto rumore per nulla, almeno sul fronte della radioattività. Ci hanno fatto rientrare (è stata la titolare dell’agenzia di viaggi a chiedere l’anticipo del ritorno all’Alitalia ndc) 48 ore prima della fine della nostra gita a Tokio, ma, come noi stessi avevamo sempre assicurato, non correvamo alcun pericolo». Dello stesso tenore le dichiarazioni dei suoi sette compagni (Federico Leone, Danilo Pappalardo, Salvatore Tonzuso, Antonello Di Maggio, Alberto Nocita, Emilio Mazzarino, Paolo Cavallaro), diventati famosi per aver inserito su YouTube il video del terremoto, eseguito da uno del gruppo mentre si trovavano in un supermercato, ripresa condita del “sonoro” infarcito di frasi ed epiteti tipicamente catanesi, cancellati, in parte, dalle televisioni che lo hanno diffuso in tutta Italia. Da ieri sera gli otto studenti stanno metabolizzando tutto quello che hanno vissuto ma come ci riferisce Danilo Pappalardo «gli abitanti di Tokyo non hanno dato vita a scene di panico durante le fasi del terremoto: ballavamo e dondolavamo assieme agli scaffali ma addirittura coloro che erano dinanzi a noi alle casse del supermercato hanno atteso la fila, pagato il conto e poi, non correndo ma soltanto accelerando il passo, hanno raggiunto ordinatamente le aree di attesa. E noi li abbiamo copiati».
Alla domanda se sarebbero disposti a tornare a Tokyo, la risposta è stata all’unisono e secca: «certo, anche subito».

Terremoto Tokyo Marzo 2011

Terremoto a Tokyo presso un negozio nel quartiere di Ueno, filmato da parte di 8 Catanesi nella terra del Sol levante.

Tutti i commenti che sentirete sono dovuti al fatto che essondoci abituati ai terremoti nel periodo della nostra permanenza a Tokyo, abbiamo preso il tutto con molta tranquillità (un pò come fanno i giapponesi) e quindi anche scherzandoci su… fino a che non abbiamo capito che la situazione era seria.

Terremoto Tokyo Marzo 2011 Ueno

(altra camera, no audio)

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