Residenti oltre le 8mila unità

Viagrande. In un anno aumento di 144 persone. Donne più longeve.

La popolazione del Comune di Viagrande supera finalmente le ottomila unità: dal bilancio demografico 2011, curato, come sempre con molta precisione, dal responsabile dell’ufficio elettorale e statistica, Nuccio Ferlazzo, si apprende come la popolazione complessiva passi, nell’arco di un anno, da 7.946 a 8.090 abitanti, con un incremento di 144 residenti, pari al 1,84%.
Nel corso dell’anno 2010 notevole è l’incremento demografico. Alcune curiosità: la nascita all’estero di 3 bambini i cui genitori, residenti a Viagrande, si trovavano temporaneamente fuori Italia, segno eloquente di come la “mobilità” per motivi di lavoro e studio sia ormai diventato un fatto normale, almeno in ambito europeo. 465 sono i nuovi “Viagrandesi” cioè quelli iscritti per immigrazione, contro 361 cancellazioni, per un incremento migratorio di 104 residenti.
La popolazione straniera registra un lieve aumento, passando da 213 a 219 residenti.
È sempre la comunità albanese la più numerosa (82), segue Sri Lanka (41), Romania (38) e Maurizio (14).
Sono ben 33 i cittadini stranieri nati in Italia: essi al raggiungimento della maggiore età potranno scegliere di diventare cittadini italiani.
Uno sguardo agli iscritti Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero): sono in tutto 282, di cui 159 uomini e 123 donne. Cittadini di origini viagrandesi che abitano all’estero e che, pertanto, non sono conteggiati fra la popolazione residente. Molti di essi sono nati all’estero ma stanno rivendicando la cittadinanza italiana (in termini tecnici “riconoscimento iure sanguinis“) in virtù di un loro ascendente nato in Italia. Nel caso specifico di Viagrande, non si tratta soltanto di argentini e brasiliani, ma anche e soprattutto di statunitensi.
Come sempre le donne sono in maggioranza (4101 contro 3989), nonostante alla nascita, contrariamente a quanto si creda, siano normalmente di più i fiocchi azzurri di quelli rosa. Basta guardare le due classi di età estreme: da zero a 4 anni – uomini 246, donne 217; da 85 anni e oltre – uomini 50, donne 138.
Si capirà facilmente che il gentil sesso ha una vita media più lunga anche controllando il numero dei vedovi residenti: 72 uomini e 345 donne.

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