Giulio Scarpati e Valeria Solarino nei ruoli che furono di Marcello Mastroianni e Sofia Loren.
CATANIA – “Una giornata particolare”: il film capolavoro di Ettore Scola, magistralmente interpretato nel 1977 da Marcello Mastroianni e Sofia Loren, rivive quarant’anni dopo in teatro nelle performance di due attori di grande talento, Giulio Scarpati e Valeria Solarino, per la regia di Nora Venturini. Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia “Gli Ipocriti” e applaudito nelle maggiori piazze italiane in tournée nazionale, sarà ospite del Teatro Stabile di Catania, dal 23 al 28 gennaio, alla sala Verga.
Gigliola Fantoni ha curato l’adattamento teatrale dell’opera originaria firmata a quattro mani da Ettore Scola e Ruggero Maccari. La scena è di Luigi Ferrigno, i costumi sono di Marianna Carbone, le luci di Raffaele Perin, video e suoni di Marco Schiavoni. Protagonisti assoluti, come si è anticipato, sono due beniamini del pubblico Valeria Solarino (Antonietta) e Giulio Scarpati (Gabriele), mentre nelle parti di fianco agiscono Matteo Cirillo (il figlio Umberto), Paolo Giovannucci (Emanuele), Anna Ferraioli (nei due ruoli della figlia Romana e della portiera), Paolo Minnielli (il figlio Arnaldo e un poliziotto), Federica Zacchia (la figlia Maria Luisa).
Scarpati torna così al teatro, luogo e mondo in cui si è formato e affermato prima ancora degli straordinari successi cinematografici (David di Donatello nel 1994 quale migliore attore per il film “Il giudice ragazzino”) e televisivi (con fortunatissime fiction televisive da “Un medico in famiglia” a “Fuoriclasse”). Anche Valeria Solarino, attrice cinematografica di indubbio carisma (migliore attrice al Festival di Cannes per “Viola di mare”), continua a cimentarsi sulle assi del palcoscenico, dove ha avuto inizio la sua formazione.
«Abbiamo deciso di mettere in scena “Una giornata particolare” – sottolinea la regista Nora Venturini – superando timori e scrupoli verso il capolavoro cinematografico originale, perché a ben guardarla la sceneggiatura di Scola e Maccari nasconde una commedia perfetta. Un ambiente chiuso, due grandi protagonisti, due storie umane che si incontrano in uno spazio comune in cui un uomo e una donna sono “obbligati” a restare, prigionieri. Fuori il mondo, la Storia, di cui ci arriva l’eco dalla radio. Un grande evento che fa da sfondo a due piccole storie personali, in una giornata che sarà particolare per tutti: per Gabriele, per Antonietta, per la sua famiglia che si reca alla parata, per gli Italiani che festeggiano l’incontro tra Mussolini e Hitler, senza sapere quanto fatale sarà per i destini del Paese».
L’azione si svolge proprio il 6 maggio del 1938, giorno della visita del Führer a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento di fronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell’EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. Antonietta, donna ignorante e plagiata dall’affascinante figura di Mussolini, rispecchia in pieno il ruolo di donna del “regime” dedita alla famiglia, succube del marito e “mezzo di produzione” per la macchina bellica. È rapita dal fascino discreto di Gabriele e, inconsapevolmente, tenta di conquistarlo mentre lui è costretto a confessare la sua omosessualità causa anche del suo licenziamento. Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell’incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l’una nell’altro condividendo la solitudine delle loro anime. Gabriele regala ad Antonietta un libro (“I tre moschettieri”) che rappresenta il simbolo di una speranza, ovvero che le donne possano affrancarsi dalla loro condizione di “schiave” in cui erano state relegate dal regime fascista, attraverso la conoscenza e la cultura.
Nora Venturini ribadisce l’essenza teatrale della sceneggiatura: «Unità di tempo, unità di luogo. E due personaggi che, grazie al loro incontro, cambiano, si trasformano sotto i nostri occhi, scoprono una parte nuova di se stessi, modificano il loro sguardo sulla realtà che li circonda. Antonietta, asservita ai figli e al marito, grazie a Gabriele mette in discussione le sue certezze sul regime, inizia a dubitare sulle verità propagandate dal fascismo, acquista maggiore rispetto di se stessa, assapora un modo diverso di stare con un uomo. Gabriele, omosessuale licenziato dalla Radio e in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, con Antonietta finalmente si sente libero, esce allo scoperto, per la prima volta si sente accettato, apprezzato e amato per quello che è. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, apparentemente diversissimi, si sentono, si annusano, si riconoscono. Sono due umiliati, due calpestati, sono due ultimi. Nel giorno del ballo, sono le due Cenerentole rimaste a casa. E la loro storia è la storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la Storia con la S maiuscola».
Per info e costi consultare il sito teatrostabilecatania.it. Ricordiamo che sono previste riduzioni per giovani, studenti e over 65. Inoltre, grazie all’intesa tra l’Università e il Teatro Stabile di Catania per la promozione della cultura teatrale, gli studenti universitari e il personale docente e tecnico amministrativo dell’Ateneo potranno assistere alle rappresentazioni del 23 e 24 gennaio (entrambe serali, con inizio ore 20.45), usufruendo di condizioni agevolate per l’acquisto dei biglietti di ingresso, previa prenotazione telematica. In particolare, per la recita di martedì 23 saranno destinati agli studenti 50 biglietti gratuiti (in ordine di prenotazione) e 70 biglietti al costo di 5 €; per la recita di giovedì 25 sono a loro disposizione 120 biglietti al costo di 5 €. Per entrambe le date, al personale docente e tecnico-amministrativo saranno riservati 120 biglietti al costo di 10 euro; potranno essere acquistati fino a 2 biglietti contemporaneamente, il secondo avrà però un costo di 12 euro.
Una giornata particolare
adattamento teatrale Gigliola Fantoni
autori dell’opera originaria Ettore Scola e Ruggero Maccari
regia Nora Venturini
scena Luigi Ferrigno
costumi Marianna Carbone
luci Raffaele Perin
video e suoni Marco Schiavoni
personaggi e interpreti in ordine di entrata
Antonietta – Valeria Solarino
Umberto, il figlio – Matteo Cirillo
Emanuele – Paolo Giovannucci
Romana, la figlia / Portiera – Anna Ferraioli
Arnaldo, il figlio / Poliziotto – Paolo Minnielli
Maria Luisa, la figlia – Federica Zacchia
Gabriele – Giulio Scarpati
produzione Gli Ipocriti
Teatro Verga, dal 23 al 28 gennaio 2018
Calendario rappresentazioni
Martedì 23 gennaio 2018 ore 20,45
Mercoledì 24 gennaio 2018 ore 17,15
Giovedì 25 gennaio 2018 ore 20,45
Venerdì 26 gennaio 2018 ore 17,15
Sabato 27 gennaio 2018 ore 20,45
Domenica 28 gennaio 2018 ore 17,30