Piazza della Regione gremita, domenica sera, per il primo comizio pubblico di Salvo Tomarchio. Il candidato sindaco, i sostenitori, gli uomini e le donne che correranno per il Consiglio comunale, hanno raccontato alla città di Aci Bonaccorsi il progetto che,
per i prossimi cinque anni, rilancerà il paese alle pendici dell’Etna, se vincerà il giovane imprenditore. Sostenuto e appoggiato sempre da più persone, convinte che le idee, la tenacia, la correttezza e l’entusiasmo di Tomarchio possano rappresentare la chiave per proiettare Aci Bonaccorsi nel futuro.
Un momento intenso durante il quale Tomarchio, attorniato dalla propria squadra, ha parlato del programma, evidenziato l’entusiasmo che, giorno dopo giorno, sente crescere intorno a lui e al suo progetto, e si è anche tolto qualche sassolino dalla scarpa, rispondendo con l’eleganza che lo contraddistingue, alle ultime uscite degli avversari, che avrebbero voluto annullare le feste e le sagre in programma – tradizionali appuntamenti, non certo eventi improvvisati per raccogliere qualche voto – e che procedono, nascondendosi dietro lo schermo di un pc, a diffondere dicerie e ponendo la questione generazionale.
“Quanto sarebbe facile per me giocare sull’età del mio avversario – ha detto Tomarchio. Immaginate per un momento, specie in un momento politico come questo in cui la gente chiede la novità, se io andassi da ognuno di voi e vi dicessi: ‘ma davvero deve fare il sindaco un’altra volta uno che ha fatto il sindaco dall’1988 al 1993, il presidente del consiglio dal 1993 al 2002, poi di nuovo il sindaco dal 2002 al 2012, poi di nuovo il vice-sindaco fino al 2013?’ Ecco io su questo non apro bocca, perché non è l’argomento della mia campagna elettorale. Aci Bonaccorsi ha bisogno di proposte – ha continuato – non di chi protesta. Ha bisogno di chi si sbraccia e lavora sul territorio, non di chi dall’altro punta il dito ma non fa nulla per migliorare le cose”.
Tomarchio ha riservato grande tempo ai ringraziamenti, a tutti quelli che ne stanno sostenendo l’azione e alle donne e agli uomini che hanno fatto grande Aci Bonaccorsi.
“A Turi Mannino, a Graziella Messina, a Vito Di Mauro – ha detto: a loro va il mio grazie per il lavoro svolto fino ad oggi. Ma devo ringraziare di cuore pure Mario Bonaccorso, Turi Massimino e Filippo Caffarelli, che per 30 anni hanno organizzato e continuano a organizzare sagre, festival, estati bonaccorsesi. Devo ringraziare Claudio Strano, Angelo D’Urso e Mario Alì, tutti gli amministratori del passato – Paolo Toscano, Michele Cavalli, Carmelo Zappalà, Filippo Laudani – e Pippo Leone, esattamente il modello di politico a cui guardo: un uomo che ha fatto bene, anzi benissimo usando sempre il ‘noi’ e non l’’io’”.
Il candidato sindaco ha poi illustrato brevemente, i punti chiave del programma: ambiente, con un nuovo sistema di premiazione per la differenziata, l’introduzione di una compostiera di comunità e le azioni per risparmiare i costi di discarica e alleggerire la bolletta. La scuola, da preservare come luogo di formazione e di crescita, da rilanciare e rendere moderna, allargandola alla partecipazione, con l’introduzione di nuovi corsi, nuovi progetti educativi, tra cui la mensa scolastica. Il territorio, da vivere, attraverso la riqualificazione e la creazione di spazi appositi, aree fitness, e attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni.
Un programma ambizioso che potrà essere portato a termine con la collaborazione di una squadra forte e unita. “Per farlo – ha sottolineato il candidato sindaco Salvo Tomarchio – ho scelto di farmi affiancare da persone dotate di un grande spessore umano e politico, persone dalle competenze variegate. È una squadra forte, seria, credibile, formata per un terzo da persone con grande esperienza amministrativa, e che in questi 20 anni hanno fatto grande Aci Bonaccorsi insieme agli altri: mi riferisco a Mario Alì, a Mario Bonaccorso, ad Angelo D’Urso e a Claudio Strano.
Per un terzo da donne impegnate nel sociale e nella scuola: Elena Gambino, Lia Giambanco, Ornella Scalia e Loredana Scudieri. Per un terzo da giovani nuovi e capaci: Mario Di Mulo, Gianluca Nastasi, Dario Samperi e Leonardo Torre. Gli assessori che ho scelto di designare sono Filippo Caffarelli, che simboleggia il rispetto che nutriamo verso il passato e verso chi ha amministrato in tanti anni Aci Bonaccorsi, e Rosaria Arcifa, professoressa del locale Liceo Scientifico, simbolo di attenzione per la scuola e la cultura”. Una squadra variegata, che pesca dall’esperienza e si nutre di idee e di spirito di iniziativa.
Un mix tra tradizione e innovazione. “Non faccio come la lista avversaria – ha aggiunto il candidato sindaco. Non rinnego il passato, ne’ però posso condividere le autocelebrazioni di chi sostiene di aver fatto virtuosa Aci Bonaccorsi. Virtuosa l’hanno fatta i cittadini, grazie anche a un’amministrazione che ha dato gli input: quei 20 anni di storia amministrativa virtuosa non appartengono solo al candidato sindaco avversario, che io non ho alcun problema a ringraziare per il lavoro svolto fino ad oggi, ma anche alla squadra che ha amministrato in quei 20 anni – ha concluso – e che oggi, per la gran parte, sostiene la mia candidatura”.