LA STORIA DEL PALAZZO TURRISI GRIFEO DI PARTANNA
La storia del palazzo è strettamente legata alla storia dei Paternò Castello di Carcaci, nobile famiglia catanese al centro della vita politica, economica e sociale del 700 e 800. Proprietà del Barone Recupero della Torre, l’immobile fu acquistato da Don Mario Concetto II Duca Di Carcaci, terzo dei quattordici figli di Don Vincenzo Paternò nel 1761 donato al figlio Francesco che, celibe, restituì tutto al primogenito Don Giuseppe Vincenzo III Duca di Carcaci.
Questa costruzione fu concepita con fini diversi rispetto alla coeva “casina” realizzata a Catania “nel Piano di Santa Maria di Gesù”. La “casina con vignola” a Viagrande, diversamente dalla “Casina con piccolo giardino e parterre di delizie” (residenza sub urbana di rappresentanza), aveva un uso legato alla conduzione del fondo agricolo e adoperata dagli stessi proprietari nel periodo della vendemmia. Con la morte del IX Duca di Carcaci, Francesco Maria Domenico, nel 1912, la proprietà passò in eredità al figlio Roberto Maria Antonio, marito di Eleonora Paternò Castello; successivamente andò in dote alla figlia Agata, che sposò nel 1927 Francesco Turrisi Grifeo dei Principi di Partanna. Il 1735, data incisa sullo scalone a tenaglia segna il periodo di ricostruzione dell’edificio danneggiatosi sicuramente in seguito al terremoto del 1693. Il muro esterno obliquo sulla via Garibaldi, con il marcapiano e i due possenti cantonali in pietra, quasi come contrafforti, si suppone fossero parte di una struttura muraria che, danneggiatasi col terremoto, fu completata e rinforzata con un ispessorimento che dalla base si rastrema fino al piano superiore. Dello stesso periodo è la scala a tenaglia, nella corte interna, addossata ad aperture chiuse appositamente. Nel 1867, fu ampliato l’edificio con l’aggiunta delle due torrette cilindriche e le due ali a nord e a sud. I quest’occasione furono ridistribuiti gli ambienti interni mediante la formazione di corridoi. Inoltre si modificarono le cornici delle bucature esterne con cornici in pietra bianca.
Il Sindaco Francesco Leonardi
L’Assessore alla Cultura Mimma Baudo
Il Consigliere Comunale Salvatore Bonfiglio