Viagrande. La "Via Crucis" della Chiesa di Santa Caterina destinata a chiudere

Sono profondamente rammaricato riguardo al trasferimento di Don Mario D’Avola, stimato parroco della Comunità Santa Caterina d’Alessandria di Viagrande. È la parrocchia più grande, per densità di abitanti, del nostro territorio comunale. Una Comunità travagliata in quanto l’edificio sacro è stato dichiarato inagibile nel 2005, a seguito dei danni provocati dal terremoto del 29 ottobre 2002.
Da tre anni, grazie alla tempra del parroco D’Avola, erano ricominciate le attività di catechesi e le ordinarie attività pastorali; l’entusiasmo sembrava portare nuova linfa.
E poi, il grande sogno di poter vedere finalmente riaperta al culto la chiesa parrocchiale, espressione semplice e allo stesso tempo austera dell’arte neoclassica.
Un velo di tristezza e di dubbi copre il volto di molti parrocchiani: questo pomeriggio è iniziata la raccolta delle firme e sono stati affissi dei manifesti nei pressi dei locali della parrocchia. “Che ne sara di noi?”, “E la nostra parrocchia, bisognosa di restauri, che fine farà? Come faremo senza un parroco che ci guida in tal senso?”, esclamano.
Il nostro Arcivescovo ha bisogno di mandare i sacerdoti nelle zone della Diocesi che ritiene più opportune e con particolari necessità, ci viene detto.
Rinnovo il mio monito a tutti i Concittadini Viagrandesi, ormai stanchi, come me, di un immobilismo burocratico che, in tredici lunghi anni, non ci ha condotti ad alcun risultato positivo: credo che, ora più che mai, sia giunto il momento di rimboccarci le maniche, di unire le nostre forze intellettuali, manuali ed economiche; solo così riusciremo ad ottenere, senza più attendere, ciò che più ci sta a cuore. Credo che abbiamo avuto un tempo più che sufficiente per comprendere che non possiamo più porre le nostre speranze nell’organo preposto, la Regione Siciliana, che mai è riuscito, fino ad oggi, a darci risposte concrete! E mi auguro che, quando sarà giunto l’atteso momento, ad aprire le porte della nostra Chiesa, rivestita di nuova luce, sia Don Mario D’Avola, pastore amato dal suo gregge. Per tutto il resto: sia fatta la volontà di Dio (e quella dei Viagrandesi).

Nino Di Blasi

 

Viagrande, VIDEO servizio REI del 29/01/2016

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