SAN MAURO MONACO – Sulla sua vita non si hanno notizie precise, se non per il racconto che ne fa papa Gregorio Magno in uno dei suoi dialoghi. Visse nel VI secolo – era nato nel 512 – e proveniva da una famiglia patrizia di Roma. Ancora bambino, fu affidato, insieme a un’altro ragazzo, Placido, a San Benedetto, di cui divenne, un fidato collaboratore e, soprattutto, il discepolo prediletto. Quando il Santo da Norcia lasciò Subiaco per Montecassino, gli successe come abate.
I “MAURINI” – Secondo un’altra tradizione Mauro fondò a Glanfeuil, in Francia, un monastero dove portò la Regola benedettina; per questo i religiosi della congregazione benedettina francese, sorta nel 1618, presero il nome di Maurini. Nell’ultimo periodo della sua vita si dedicò alla preghiera e alle letture. La sua vita è un esempio di amore verso Dio e di obbedienza all’Ordine. Morì il 15 gennaio, forse nel 580 d.C., all’età di 72 anni.
DUE MIRACOLI DI SAN MAURO – Al santo monaco sono attribuite gesta prodigiose e la capacità di vedere e scacciare i demoni. L’episodio più noto, riportato anche dallaLegenda Aurea di Jacopo da Varagine, racconta che quando l’amico e confratelloPlacido cadde in un lago vicino al convento, Benedetto, avendo percepito in una visione ciò che stava accadendo, esortò Mauro a correre in aiuto del compagno, ed egli lo salvò camminando sulle acque. Un altro giorno, in assenza di San Benedetto, venne condotto a Montecassino un bambino muto. Arriva Mauro che, per quanto Priore, torna dal lavoro dei campi, con la zappa sulle spalle. Presentano a lui il mutolino. Egli da prima si schermisce. Poi, cedendo alle preghiere, lo benedice e lo guarisce.
L’EVENTO: LA FESTA DI SAN MAURO ABATE A VIAGRANDE (CATANIA) – Solenni festeggiamenti del patrono San Mauro Abate il 15 gennaio a Viagrande (CT), spettacolare e tanto attesa uscita del Santo Patrono con una grandiosa coreografia difuochi d’artificio. La festa di San Mauro Abate costituisce da sempre la principale festa del paese. San Mauro, allievo prediletto di San Benedetto, viene scelto verso la fine del ‘700 quale Santo Patrono di Viagrande. I festeggiamenti hanno inizio con latraslazione dell’Artistico Fercolo del Santo Patrono dalla “Casa ‘a vara” all aChiesa Madre, accompagnato dai Comitati e dal corpo bandistico. Il giorno 14 tradizionale “Fieradel bestiame, di attrezzi agricoli, di piante e di fiori”. Il giorno 14, viglia della festa, offerta della cera, processione della Reliquia del Santo Patrono e grandiosa gara pirotecnica. Il momento più folkloristico della festa è la cosiddetta “entrata dei partiti” o dei giovani cantanti, esecuzione delle “antiche cantate” dei due quartieri I cittadini, infatti, si dividono in occasione della serata per una sana competizione, in due fazioni, o partiti: quello di S. Caterina, comprendente la parte del paese confinate con Aci Bonaccorsi e Lavina, e quello di Scalatelli, che comprende la piazza e l’omonimo quartiere, anche se oggi l’appartenenza a questi due partiti è più affettiva e non dipende tanto dalla residenza. I due partiti fanno così a gara a chi offre il miglior spettacolo pirotecnico. Il 15 gennaio, “Solennità di S. Mauro”, svelata del Santo Patrono e alle 13 in punto trionfale uscita del simulacro del Santo con uno spettacolo pirotecnico che non ha eguali, quindi il giro per le vie cittadine accompagnato dai fedeli devoti e dai corpi bandistici. All’arrivo del fercolo in Piazza San Mauro caratteristica “Calata dell’Angelo”, un angelo in legno viene fatto scendere da un baldacchino, posto ad un’altezza superiore a quella del fercolo, portando in mano fiori e banconote, donandole al Santo.