Oggi ricorre il 323° anniversario del terremoto del 1693…
IL TERREMOTO DELL’11 GENNAIO 1693 IN UN DOCUMENTO DELLA CHIESA MADRE DI VIAGRANDE
Il catastrofico terremoto dell’11 gennaio 1693, così come lo è stato per tutta la Sicilia orientale, ha rappresentato una delle pagine più tristi della storia del nostro paese che fu tra quelli più colpiti dell’intero comprensorio etneo. Con una intensità pari a 7,4 gradi Richter è considerato ancora oggi l’evento più importante della storia sismica non solo della Sicilia ma dell’intero territorio italiano. Il numero delle vittime si aggirò intorno alle 60.000 e nella sola città di Catania persero la vita più di due terzi della popolazione. Le poche ma dolorose righe riportate nel registro dei battesimi della chiesa madre ci fanno capire la portata di quell’infausto evento che portò morte e distruzione anche nella nostra cittadina. L’antica chiesa madre costruita nel 1574 e finita di ampliare nel 1687 crollò nella sua totalità e la gente, senza distinzione di classi sociali, si trovò per le strade accomunata dagli stessi sentimenti di grande dolore. Ecco le parole di questa preziosa testimonianza:
«Die Dominico 11 Januariis 1693, successit terremotus et corruerunt omnes domus huius terre, et non remansit una domus integra, corruit Ecclesia mirabiliter, et ruina communis, divites egenosque compulavit»;
«Domenica 11 gennaio 1693 ci fu il terremoto e crollarono tutte le case di questa terra di Viagrande, e nessuna rimase intatta, crollò spaventosamente la chiesa e la comune rovina unì ricchi e poveri».
A Viagrande persero la vita circa 200 persone su una popolazione che si aggirava intorno ai 2000 abitanti, dei quali 25 nella sola borgata di Viscalori che ne contava circa 400.