VIAGRANDE – Che l’amore non ha età è cosa risaputa ma quando di mezzo ci si mettono i parenti (quelli stretti), la situazione diventa, a volte, difficile da gestire.
Protagonisti di questa love story sono un’anziana signora di 85 anni e il suo “toy boy” di 47 anni che, innamorati più che mai, hanno deciso di sposarsi.
La vicenda inizia ieri mattina con la pubblicazione, all’albo pretorio on-line del Comune di Viagrande, della richiesta di matrimonio della coppia. Successivamente, però, sono scattate una serie di denunce da parte dei parenti (di lei) che, ad ogni costo, vorrebbero impedire questo matrimonio.
La signora, vedova e senza figli, acquisisce ogni mese una pensione di mille euro circa ed è in possesso di un appartamento dal valore di 300 mila euro.
Lui, un catanese di 47 anni residente a Tremestieri Etneo che, secondo quanto raccontato dai parenti di lei, è “nullafacente, nullatenente e sconosciuto a tutti loro”.
Secondo quanto raccontato da una sorella della futura sposa, le discussioni sono nate a causa della serratura della porta d’ingresso dell’appartamento dell’85enne. Infatti, l’uomo, oltre ad aver sistemato la serratura “chiudendo” così l’entrata a chiunque… avrebbe anche fatto interrompere alla sua donna ogni tipo di rapporto con i parenti costringendoli a dare nelle sue mani anche il bancomat che loro da tempo gestivano.
La richiesta di pubblicazione di matrimonio è arrivata con una frase chiara ed esplicita da parte della signora innamorata che così avrebbe dichiarato ai funzionari dei servizi sociali e al dirigente: “Ni vulemu beni e mi vogghiu sposare subito”.
Il giorno delle nozze sarà l’11 ottobre e, secondo quanto rivelato dal sindaco di Viagrande, Francesco Leonardi, nessuno potrà impedire il matrimonio.
L’ultima speranza resta il Tribunale che dovrà decidere se accogliere o respingere la richiesta di interdizione inoltrata con procedura d’urgenza dal legale dei parenti.
Una storia, dunque, che vedrà vincere l’amore… o, forse, i soldi.