GRAN CAFFÈ URNA
Inaugurato nel 1885 nella stessa sede che occupa ancora oggi, il Gran Caffè Urna nacque per volontà di Lorenzo Urna quando ritornato alla sua città natale dopo un lungo viaggio in Francia, chiese ed ottenne in sposa l’amata Caterina, giovane viagrandese, con la promessa di restare a Viagrande. Forte della sua esperienza gastronomica, maturata anche negli anni in cui fu cuoco al servizio del principe Manganelli, Lorenzo aprì il suo rustico locale pieno d’entusiasmo e ben presto riuscì a conquistare una clientela esclusiva, fatta delle famiglie più blasonate dell’epoca. I gelati dai gusti nuovi e ricercati, gli arancini o i deliziosi biscotti creati dalle esperte mani di Lorenzo o da quelle degli altrettanto abili figli, accrescevano di giorno in giorno la fama del Gran Caffè Urna, e le signore ed i rampolli di quel mondo ancora aristocratico vi si recavano sempre più di consueto in gran numero, in special modo nelle fresche serate estive. Il nuovo secolo consolidò la fortuna di Lorenzo Urna: egli godeva ormai della stima di tutte le famiglie più in vista, fu insignito del titolo di Cavaliere e nel 1928 inaugurò all’interno del suo locale anche una sala ristorante. Oggi il Gran Caffè Urna non è molto diverso da com’era a quei tempi. Delle due sale originali ne è stata ricavata una sola, mentre il salone adiacente al bar è rimasto pressochè intatto. Anche ai giorni nostri Urna rimane un punto di riferimento per i viagrandesi e per tutti coloro che vogliono gustare le specialità dell’antica tradizione gastronomica etnea, quali “siciliane“, i già nominati “arancini“, le “paste di mandorla” ed i famosissimi “schiumoni” accompagnati dai favolosi biscotti “pazientini“.