Con una prestazione molto convincente sul piano del gioco e della tenuta atletica, il Viagrande ha superato l’Atletico Catania nella gara di ritorno del primo turno di Coppa Italia di eccellenza (l’andata era terminata 1-1) e si e’, pertanto, qualificata al turno successivo. La vittoria e’ arrivata soltanto dopo i calci di rigore, posto che i 90 minuti regolamentari si sono conclusi sul risultato di 1 a 1. Ma, senza paura di smentita, possiamo dire che si e’ trattato di un risultato estremamente bugiardo: gli uomini di Jemma hanno letteralmente dominato per tutta la gara, mancando clamorosamente almeno sette, otto limpide palle gol. L’Atletico, che non e’ quasi mai riuscito a rendersi pericoloso dalle parti di Caruso, e’ passato perfino in vantaggio, con un esterno beffardo scagliato dal limite dell’area da Daniele Russo e infilatosi nell’angolino sinistro alle spalle del forte portiere viagrandese. Il pari e’ arrivato, sempre nella prima frazione di gioco, con un bel tiro a distanza ravvicinata di Garufi servito magistralmente dal giovane Borzi’ (classe 97).
Nella seconda frazione di gioco, il leit motiv non e’ cambiato, ma neanche il risultato … Neppure quando, al 94?, Garufi, trovatosi a tu per tu con Maraffino, ha scheggiato la traversa tra lo stupore generale.
Nel regolamento che non prevede i tempi supplementari , si va ai rigori, dove Stefano Caruso si supera neutralizzando ben due rigori sui quattro calciati dagli atletisti. Di Garufi, poi, il rigore che consente all’undici del Ds Pulvirenti di sfogare la propria gioia per un risultato ampiamente meritato.
A fine gara volti distesi tra la dirigenza viagrandese, schierata in grande stile, dal Presidente D’Agata, ai vicepresidenti Basile e Massimino e al socio (primo tifoso!) Rosario Vinciullo.