È morto mentre sorvolava i cieli spagnoli. Davide Paparo, 30enne, fisico teorico originario di San Giovanni La Punta, si trovava con il suo parapendio vicino Madrid. Nella capitale spagnola svolgeva il lavoro di ricercatore. Nella mattina di venerdì 29 maggio, per cause ancora da accertare, pare abbia perso il controllo del velivolo, forse a causa del forte vento, precipitando contro una parete rocciosa. Le indagini sono condotte dalle autorità spagnole, in collaborazione con quelle italiane, ma la dinamica dell’incidente non è ancora certa.
«Una persona brillante, geniale e molto allegra». Lo racconta così il cugino Giuseppe Gambacorta. Tutti quelli che lo conoscevano, amici, colleghi e conoscenti, definiscono Davide una persona molto intelligente e preparata. Paparo era un ricercatore di Fisica dell’università di Madrid, si era laureato all’università di Catania all’età di 22 anni. Poi aveva vinto una borsa di ricerca nell’ateneo della capitale spagnola. Amava lo sport, soprattutto quello estremo: paracadutismo acrobatico, le immersioni, le discese in parapendio, a cui univa la passione per il tango.
La salma arriverà nel tardo pomeriggio di oggi all’aeroporto di Catania. La famiglia, scossa dal dolore per l’accaduto, non ha rilasciato dichiarazioni. Il padre è un dirigente della ST Microelectronics di Catania, la madre casalinga, mentre i due fratelli si occupano di ingegneria elettronica e di ingegneria aerospaziale. I funerali si svolgeranno domani mattina nella chiesa di Viscalori a Viagrande, in provincia di Catania.